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Concorsi certi, stipendi adeguati, rispetto e autorevolezza del docente: sono queste le priorità del Ministero nel PIAO 2023-25 – Orizzonte Scuola Notizie

Pubblicato il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) del Ministero dell’istruzione e del merito 2023-2025. Si tratta del documento programmatico triennale, aggiornato annualmente, che racchiude tutta la programmazione relativa ai diversi ambiti di intervento.

In sintesi, nel PIAO vengono indicate le linee su cui si orienta l’azione del Ministero:

  • la valorizzazione del personale scolastico;
  • l’innovazione didattica e digitale;
  • il potenziamento dell’offerta formativa in chiave orientativa;
  • la garanzia del diritto allo studio;
  • il sostegno alle autonomie scolastiche;
  • il rinnovamento del patrimonio edilizio scolastico;
  • il supporto all’accesso precoce all’istruzione;
  • la semplificazione e il rafforzamento della capacità amministrativa e organizzativa della scuola;
  • la valorizzazione del merito degli studenti e del personale scolastico;
  • il completamento delle misure previste dal PNRR.

Promuovere il miglioramento del sistema scolastico attraverso la valorizzazione del personale della scuola è tra le priorità politiche. Il reclutamento, la formazione e la valorizzazione del capitale umano – si legge – rappresentano una leva strategica fondamentale per riposizionare la Scuola al centro del processo di crescita del Paese. È quindi indispensabile garantire
procedure certe e ricorrenti per il reclutamento del personale docente, dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi nonché rafforzare i percorsi di formazione iniziale e strutturale di tutto il personale scolastico con particolare riferimento, per il personale docente, alla didattica delle discipline STEM (Science Technology Engineering and Mathematics). In questo contesto si inseriscono anche le azioni da attuare a favore dell’autorevolezza della figura del docente e del rispetto da parte degli studenti e degli attori istituzionali di riferimento, nel quadro della rinnovata alleanza tra famiglia e scuola.

Altra priorità segnalata è la promozione dei processi di innovazione didattica e digitale e la valorizzazione dei processi di
insegnamento e di apprendimento. Il rinnovamento delle metodologie didattiche – si spiega – è funzionale al miglioramento
della qualità dei processi di apprendimento e alla riduzione del fenomeno della dispersione scolastica, anche nell’ambito delle azioni del PNRR. È pertanto necessario promuovere la sperimentazione, la didattica e le attività laboratoriali attraverso l’investimento in ambienti innovativi e la diffusione di nuove pratiche didattiche, anche attraverso il ricorso alle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione e il sostegno allo sviluppo della didattica orientativa, nel quadro della “Scuola 4.0”, al fine di consentire una maggiore personalizzazione dei processi di apprendimento degli studenti, rafforzando le competenze che sono dagli stessi acquisite in esito al percorso scolastico.

Attenzione anche agli stipendi: “Il Ministero intende proseguire nella strada di un adeguato riconoscimento economico al corpo docente” anche in ottica di “una riconsiderazione del trattamento economico dei dirigenti scolastici”.

Il 2023 è l’anno che vedrà la conclusione delle sei riforme di competenza del MIM nell’ambito della Missione 4 del PNRR e quindi: riforma degli Istituti tecnici e professionali; riforma del sistema ITS; riforma dell’orientamento; riforma del reclutamento del personale docente; Scuola di Alta Formazione e formazione continua; riforma dell’organizzazione del sistema scolastico.

Infine interessanti i dati che emergono dal PIAO:

  • Istituzioni scolastiche statali: 8.136
  • Numero delle scuole paritarie: 12.096
  • Numero degli alunni frequentanti le scuole statali: 7.150.237
  • Numero degli alunni frequentanti scuole paritarie: 817.413
  • Numero dei docenti a tempo indeterminato: 709.107 + 9.985 per l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC)
  • Numero dei docenti a tempo determinato 234.178 + 16.797 per l’Insegnamento della
    Religione Cattolica (IRC)
  • Personale educativo a tempo indeterminato: 1.900
  • Personale educativo a tempo determinato: 533
  • Personale ATA a tempo indeterminato: 182.705
  • Personale ATA a tempo determinato: 50.358

Il 74% del personale docente ed educativo è di ruolo, contro il 26% con contratto tempo determinato. Il 78% del personale ATA è con contratto a tempo indeterminato, il 22% è invece supplente.

Piao MIM – 2023-2025 

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