Il legale Sassanelli: “Tutto nasce da un esposto anonimo, e già questo dovrebbe metterci in guardia sulla possibile strumentalità dell’iniziativa”
“Emiliano non ha mai seguito le questioni” legate al pagamento dell’imprenditore Pietro Dotti. Lo ha detto l’avvocato difensore, Gaetano Sassanelli, oggi in tribunale a Torino al processo in cui il presidente della Regione Puglia deve rispondere di finanziamento illecito. “Emerge – ha sottolineato – da dati oggettivi. A cominciare dalle dichiarazioni dello stesso Dotti. Ma soprattutto dalle chat”.
“Nessuno più di me – ha osservato Sassanelli – sa quanto il presidente ha sofferto in questi anni. L’inchiesta nasce da un esposto anonimo, e già questo dovrebbe metterci in guardia sulla possibile strumentalità dell’iniziativa. Perché è abbastanza chiaro che Emiliano, nel corso di una vita dedicata alla difesa della legalità, ha dato fastidio a molti. Questo, da uomo libero, lo voglio dire”.
“All’inizio – ha aggiunto – si parlava di gravi ipotesi di induzione indebita e violazioni fiscali. Con informazioni comparse sui giornali e atti compiuti in favore di telecamere. Siamo finiti in Cassazione perché qualcuno non voleva mollare il processo come invece avrebbe dovuto fare. E non credo sia un caso che quando ci si è allontanati da Bari la vicenda si sia ridimensionata. Ora, anzi, direi che si è addirittura appiattita”. (Ansa).