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Ex pm caso Meredith, pronto a un confronto con un giurista Usa – Umbria

Il caso dell’omicidio di Meredith Kercher sembra non essere ancora finito per Giuliano Mignini, il magistrato ora in pensione che coordinò le indagini sul delitto della studentessa inglese compiuto a Perugia per poi rappresentare l’accusa in due dei cinque processi celebrati. Ha infatti ora proposto un “incontro e confronto” pubblico tra lui stesso e un giurista statunitense o, comunque, innocentista, magari appartenente all’ associazione Italia Usa, “sull’intero processo ma soprattutto sull’ultima sentenza, in tempo e luogo da definire”. Lo ha fatto presentando il suo libro dedicato alla vicenda nello storico palazzo Cesi di Acquasparta.
    Il riferimento di Mignini al giurista statunitense è perché di quel Paese è originaria Amanda Knox, condannata e poi definitivamente assolta per l’omicidio Kercher.
    L’incontro di Acquasparta è stato introdotto dall’organizzatore Rossano Pastura e dal giornalista Giuseppe Castellini.
    Mignini ha sintetizzato le tappe ritenute salienti della vicenda processuale, soffermandosi soprattutto sulla sentenza della quinta Sezione della Corte di Cassazione che ha concluso il processo assolvendo definitivamente Knox e Raffaele Sollecito. “In modo pressoché incomprensibile – ha sostenuto Mignini – e in totale e inspiegabile polemica con la sentenza, altrettanto definitiva, della prima Sezione penale della stessa Corte che aveva annullato l’assoluzione emessa dalla Corte distrettuale perugina ma aveva correttamente rinviato il processo, per la decisione nel merito, a Firenze”.
    Al termine della presentazione del libro, dopo le domande del pubblico, Mignini ha proposto l’incontro e confronto pubblico.
    
   

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