fabio-fazio:-“gianni-mina-e-stato-dimenticato,-perdiamo-la-consapevolezza-delle-cose-importanti”-–-il-riformista

Fabio Fazio: “Gianni Minà è stato dimenticato, perdiamo la consapevolezza delle cose importanti” – Il Riformista

Il ricordo del conduttore

Antonio Lamorte — 28 Marzo 2023

Fabio Fazio: “Gianni Minà è stato dimenticato, perdiamo la consapevolezza delle cose importanti”

Quando era ancora un ragazzo ed era soltanto agli inizi e aveva cominciato a fare le imitazioni, Fabio Fazio imitò anche Gianni Minà. E il grande giornalista e documentarista morto ieri all’età di 84 anni, a causa di una breve malattia cardiaca, andò ospite al programma di Fazio. Era il 1984, l’inizio di un’amicizia. Fazio ha ricordato Minà in un’intervista a Rainews. “Ho grandissimo affetto per Gianni Minà e la sua scomparsa mi turba moltissimo. Quando ho cominciato da ragazzino a fare le imitazioni, la mia fortuna fu quella di imitare Gianni Minà e feci questa imitazione e lui venne ospite del mio programma, da lì iniziammo a conoscerci. Ero un ragazzino, era il 1984. Da allora, tante volte mi ha aiutato”.

E diverse volte è stato ospite nella sua trasmissione sulla Rai, Che tempo che fa. “La sua curiosità era unica. Gianni Minà era un giornalista col gusto del racconto come pochi, aveva voglia davvero di conoscere le storie e le persone. Era sempre in movimento, era disordinato nel senso che andava di continuo avanti e indietro. Gianni Minà è stato ingiustamente dimenticato ed è un grande peccato, non solo per lui ma per tutti noi. Stiamo perdendo la consapevolezza delle cose veramente importanti, che fanno non soltanto la storia della televisione, ma le cose che dovrebbero servire per fare la nostra storia quotidiana. La cosa migliore che si possa fare è riproporre nel modo più corretto una parte del suo lavoro. Le sue interviste sono straordinarie nel vero senso della parola, non solo per la qualità degli intervistati.

Lui era ben consapevole che di quelle storie lui non era il protagonista. Non è da tutti, anzi non lo è quasi mai. Non era giudicante nei confronti degli altri. Aveva questo atteggiamento di comprensione e di curiosità negli umani. La sua difesa estrema nei confronti di Diego Armando Maradona è stata un esempio. Lo ha sempre compreso, difeso, accettando le sue debolezze, cercando di capirle e di non giudicarle. Perché questo era il suo carattere nei confronti degli esseri umani e tanto più erano contraddittori questi personaggi, lui più se ne interessava. La sua forza era quella di non fermarsi mai alle apparenze”.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.

© Riproduzione riservata

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *