24 Gen 2023 19:55
Tre lupi sono stati investiti nella notte scorsa in un’area del Parco dei monti Sibillini. «Purtroppo – informa l’ente – due sono deceduti. Un altro, una lupa radiocollarata oggetto di studio grazie al progetto Wolfnet 2.0, è stata ferita e dopo un primo ricovero presso l’ospedale veterinario di Matelica, è stata trasferita tramite il CRAS Marche nel Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica di Monte Adone (Bologna), specializzato nelle cure necessarie per un recupero che potrebbe prospettarsi lungo».
«Ennesimo episodio di una lunga serie»
Ad intervenire sul posto, dopo la segnalazione, sono stati i carabinieri del reparto Parco, stazione di Fiastra, i tecnici del Parco Alessandro Rossetti (biologo) e Federico Morandi (medico veterinario) che ha provveduto alle prime cure dell’animale ferito, e i volontari del CRAS Fermo. «È una notizia triste – afferma il presidente del Parco, Andrea Spaterna – perché la morte di animali selvatici, ed in particolare di animali simbolo per il Parco come lo sono i lupi, ci colpisce. Tuttavia questo episodio, l’ennesimo di una lunga serie che riguarda ovviamente non solo i lupi ma tanti altri animali, deve indurci ad un comportamento nella guida particolarmente attento, soprattutto quando ci si muove in area Parco. Dovremmo limitare la velocità e prestare attenzione, perché gli attraversamenti imprevisti sono sempre possibili: non possiamo chiedere agli animali di rispettare il Codice della Strada, dobbiamo essere noi, in primis per salvaguardare la nostra incolumità e per tutelare la fauna dell’area protetta, a tenere una condotta responsabile».
La situazione
La popolazione dei lupi nel territorio del Parco nazionale dei Monti Sibillini si aggira intorno alle 65/70 unità, secondo i monitoraggi più recenti, «concorrendo a svolgere una importante funzione come regolatore della presenza dei cinghiali e di altre specie preda». I lupi appartenevano allo stesso branco. Tra essi, probabilmente, la coppia dominante ‘alfa’. «Le dinamiche e il comportamento di un branco sono molto delicate e dipendono, soprattutto, dagli individui cosiddetti ‘alfa’. Questo fatto – conclude Spaterna – ci conferma quanto sia importante la gestione faunistica in area Parco, per cui continueremo a monitorare con grande attenzione gli spostamenti e le abitudini di questa specie protetta». Riguardo alle circostanze che hanno causato la morte dei due animali e il ferimento di un terzo, i carabinieri del reparto Parco effettueranno i dovuti accertamenti sulla base anche delle risultanze degli esami necroscopici e veterinari.
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