Ospite di Enzo Argante a Forbes ItaliaTV Edoardo Sylos Labini ha spiegato come funziona il network CulturaIdentità, con l’Associazione CulturaIdentià, la Rete delle Città Identitarie e la Fondazione Città Identitarie con i relativi siti web e un’uscita mensile in tutte le edicola italiane.
Noi siamo la capitale mondiale della Cultura e l’Italia è un museo a cielo aperto. Il nostro Paese detiene il primato europeo con la Germania per le presenze di turismo culturale in tutto il Vecchio Continente.
L’italia non è solo fatta di grandi città d’arte, ma anche di quei piccoli centri borghi che sono anch’essi sedi di arte e di cultura, dalla Sicilia alla Valle D’Aosta, questo è uno splendido Paese che fa innamorare di sé sempre di più: da qui l’esigenza di creare un movimento culturale, poi diventato rivista e successivamente Fondazione, per alimentare la cultura identitaria, perché è proprio dalla bellezza dei nostri piccoli territori e delle nostre piccole città di provincia, ossatura del nostro Paese, che dobbiamo ripartire: del resto i marchi più conosciuti del mondo sono nati proprio in piccole città italiane. In un mondo sempre più globalizzato bisogna riscoprire i simboli identitari, sia delle città come dei piccoli borghi. Per esempio, lo sapevate che a Trino nel vercellese, la città di Cavour, è nata la prima tipografia? Mentre se ci spostiamo a Casale Monferrato, città del Risorgimento in provincia di Alessandria, scopriamo che proprio lì nacque Natale Palli, il pilota del biposto con cui d’Annunzio volò su Vienna. Oppure arriviamo a Valdobbiadene nel trevigiano terra del prosecco.
Ma come in Italia anche ogni singola città europea ha dei simboli culturali straordinari: in un momento molto difficile come quello che stiamo vivendo con una guerra nel centro dell’Europa l’obiettivo è dunque recuperare quell’Europa dei Popoli e della cultura.
La Fondazione Città Identitarie sta lanciando in questi messi il progetto di Festival che toccheranno luoghi storici e piazze di alcune città italiane, un progetto di eventi culturali che si svilupperà anche in rete e nella Tv di Stato.
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