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Mandato d'arresto per Putin. La Corte dell'Aja: “Crimini di guerra per il rapimento di bambini” – Secolo d'Italia

La Corte Penale internazionale dell’Aja ha emesso un mandato d’arresto contro il presidente russo Vladimir Putin e la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova (insieme nella foto in alto), in connessione con la guerra in Ucraina. I due mandati di arresto sono legati all’accusa di deportazione illegale di bambini ucraini in Russia. Secondo il presidente della Cpi, Piotr Hofmanski, vi sono ragionevoli motivi di ritenere che Putin e Lvova-Berova siano responsabili “del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione e di trasferimento illegale di popolazione dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa, a danno dei bambini ucraini”.

“I giudici della Corte penale internazionale hanno esaminato i documenti e le prove raccolte dal procuratore e hanno stabilito che c’erano accuse credibili contro queste due persone”, Vladimir Putin e Maria Alekseyevna Lvova-Belova. “La Cpi sta facendo la sua parte di lavoro, i giudici hanno emesso i mandati d’arresto. La loro esecuzione dipende dalla collaborazione internazionale”, ha dichiarato in un video il presidente della Cpi, giudice Piotr Hofmaski annunciando la decisione odierna della II Camera preliminare.

Putin è da oggi un latitante per crimini di guerra

A partire da ora Vladimir Putin “ha lo status ufficiale di sospetto di aver commesso un reato internazionale, la deportazione e il trasferimento illegali di bambini ucraini”. Il procuratore generale ucraino Andriy Kostin, commenta così su Facebook il mandato d’arresto della Corte penale internazionale contro il presidente russo e la presidente della commissione per la protezione dei bambini. Questo significa, sottolinea Kostin, che Putin deve essere arrestato se esce dalla Russia. “E i leader mondiali ci penseranno tre volte prima di stringergli la mano o sedere al tavolo del negoziato con lui. Il mondo ha ricevuto un segnale che quello russo è un regime criminale e che la sua leadership e i suoi accoliti dovranno renderne conto”, rimarca il procuratore ucraino.

Mosca: “Decisioni di nessun valore per noi”

“Le decisioni della Corte Penale internazionale non hanno significato per il nostro paese, anche da un punto di vista legale”, è la replica della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, dopo l’emissione di un mandato di arresto della Corte nei confronti di Putin e Belova. Zacharova ha ricordato che Mosca non ha aderito allo statuto di Roma del Cpi e quindi non ha nessun obbligo nei suoi confronti.

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