Toghe tutte salvate
Paolo Comi — 24 Gennaio 2023
L’indagine della Procura di Perugia che ha terremotato il Consiglio superiore della magistratura, seppur a distanza di ormai quattro anni, continua a riservare ancora sorprese sui rapporti personali di amicizia e frequentazione tra i due pm umbri titolari del fascicolo e i magistrati a vario titolo coinvolti in questi mesi nel procedimento.
Il primo caso ha riguardato la pm Gemma Miliani e l’ex parlamentare di Italia viva Cosimo Ferri, oggi magistrato fuori ruolo perché eletto al Consiglio comunale di Massa. Dopo circa un anno dall’inizio dell’indagine e dal coinvolgimento dell’ex toga renziana, emerso da subito quale “referente presso il Csm” degli indagati avvocati siracusani Piero Amara e Giuseppe Calafiore, la pm, precisamente l’8 maggio 2019, scrisse all’allora procuratore di Perugia Luigi De Ficchy di essere stata testimone di nozze di Ferri e di essere legata da un perdurante rapporto di amicizia con la moglie. Ed inoltre, di essersi persino recata in qualche occasione a Pontremoli per fare visita a casa dei coniugi Ferri rispetto al quale, continuò la magistrata, “sono emersi molteplici contatti telefonici” proprio con Palamara, indagato per corruzione, “come ben noto” allo stesso De Ficchy.
Dalla foto pubblicata oggi, risulta invece, a guardare i volti, il rapporto di amicizia intrattenuto dall’altro pm incaricato dell’indagine, Mario Formisano (al centro), con altri due indagati: i due ex consiglieri del Csm Marco Mancinetti (a sinistra) e Luigi Spina (a destra), entrambi esponenti di punta di Unicost, la corrente di centro. il primo venne archiviato dalla Procura di Perugia dopo essere stato interrogato proprio da Formisano il 25 novembre 2020 e il secondo, invece, definito sollecitamente con la “messa alla prova” per alcune ipotesi di rivelazione di segreto. La foto risale alla campagna elettorale per le elezioni del Csm dell’anno 2018 che hanno sancito l’elezione sia di Mancinetti che di Spina all’organo di autogoverno. Formisano era all’epoca nell’Associazione nazionale magistrati il referente per Unicost a Perugia con l’incarico, quindi, di procurare i voti ai due candidati per consentirne l’elezione. Davvero uno strano intreccio tra inquirenti e inquisiti che, a memoria, pur nelle tante stranezze cui ci ha abituati la magistratura italiana, mai si era dovuto registrare.
© Riproduzione riservata