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Pnrr, il governo accelera. E Gentiloni apre: “Il successo del piano italiano conviene anche alla Ue” – Secolo d'Italia

«Non credo ci siano difficoltà sul Pnrr. Il ministro Fitto è lieto di venire a riferire in Parlamento. Metterà in risalto le difficoltà e come superarle e come sempre il Governo andrà avanti con la maggioranza stabile come dimostrato in questi mesi”: queste le parole di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia, precisando che «chiunque vada a leggere la relazione della Corte dei conti depositata alla Camera a marzo 2023, trova indicatori interessanti» che mostrano come «non dipende da questo governo».

Gentiloni: “Lavoriamo con il governo per rilanciare la crescita dell’Italia”

Gufi e profeti di sventura smentiti, a sentire anche le aperture del commissario europeo Paolo Gentiloni. «La commissione europea lavorerà con il governo italiano per rendere i programmi del Pnrr il più possibile attuabili», dal momento che «il successo del piano italiano non è soltanto una esigenza italiana per rilanciare la crescita del nostro Paese, ma è una esigenza europea». Parole chiare pronunciate da Gentiloni in videocollegamento alla cerimonia inaugurale di “Pavia capitale della cultura di impresa 2023”. «Far funzionare questo piano – ha aggiunto l’ex premier – è un obiettivo comune tra Italia ed Europa. Io so benissimo quali sono i rischi dei ritardi, perché abbiamo tradizionalmente una grande difficoltà dell’assorbimento della spesa, ma so anche che questa deve essere la nostra assoluta priorità».

Pnrr, il governo chiede flessibilità

In ballo in queste settimane oltre alla revisione del Piano con l’inclusione del nuovo capitolo legato al RepowerEu, c’è anche il via libera alla terza tranche che l’esecutivo conta di incassare sciogliendo i dubbi sollevati dagli uffici della commissione. Per sbloccare il recupero dello stadio Franchi di Firenze e il Bosco dello Sport di Venezia, Fitto in mattinata ha visto anche i due sindaci e il presidente dell’Anci. Le carte, che l’esecutivo presenterà a Bruxelles, contengono “elementi utili” per mantenere i due progetti tra quelli finanziati con i fondi del Recovery. Ma ora la parola spetterà alla Ue.

Sbloccato il voto in Commissione Bilancio del Senato: in aula da mercoledì

Si è intanto sbloccato il voto in commissione Bilancio sugli emendamenti al Dl sulla governance del Pnrr. Questo pomeriggio le votazioni si sono concentrate sugli emendamenti parlamentari ed è arrivato il disco verde, viene riferito, a tutti gli emendamenti riformulati dal governo. L’obiettivo è di concludere l’esame del provvedimento domani.

I lavori di palazzo Madama, da sottoporre al voto dell’aula, dovrebbero prevedere per domani l’esame del Dl superbonus approvato oggi dalla Camera, sul quale dovrebbe essere posta la questione di fiducia da votare tra domani sera e giovedì. Il Dl sul Pnrr, atteso in aula oggi pomeriggio, sarà invece esaminato da mercoledì prossimo, 12 aprile, per poi passare alla Camera.

Sui distinguo della Lega, è intervenuto anche Matteo Salvini. «Dirottare i fondi su altri progetti» cambiando alcune destinazioni del Pnrr «non penso sia lesa maestà ma buon senso. Questo diceva Molinari. Io conto che l’Italia dimostrerà di sapere usare bene i soldi prestati. Siccome sono soldi prestati e non regalati, come diceva Molinari, è giusto che vengano spesi bene. Ma io sono certo che l’Italia li spenderà bene e con il Next Generation Eu cambierà il volto dell’Italia». Così il leader della Lega parlando alla stampa estera.

Musumeci: “Dobbiamo immaginare progetti realizzabili in appena tre anni”

Sfumature che il ministro del Mare Nello Musumeci, ha tracciato in questi termini: «Il Pnrr ha un programma, ma non lo ha realizzato questo governo. Noi siamo costretti a dovere rispettare le destinazioni e gli obiettivi che fissa questo piano. Abbiamo tre anni di tempo, perché non possiamo immaginare infrastrutture, tenuto conto che nel 2026 si deve chiudere la contabilità. Possiamo lavorare, e ogni ministero ha già elaborato i propri progetti. Il tema serio è che noi dobbiamo immaginare progetti realizzabili in tre anni».

 “Fondi del Pnrr anche per l’inquinamento del Mediterraneo”

Intervenendo nella trasmissione Maredì, il nuovo programma di approfondimento sull’Economia del Mare ideato da Confitarma e trasmessa sul sito dell’Adnkronos, Musumeci ha precisato che «nella ricerca c’è tanto da lavorare. Alcune università hanno lavorato su progetti molti seri che spero possano essere ammessi e finanziati». «Ad esempio, le quattro università della Sicilia, assieme al Cnr, hanno pensato di mettere su un progetto di ricerca sul mare. Perché oggi l’inquinamento del Mediterraneo è uno dei problemi più seri. Le cose che si possono fare in minor tempo servono a non restituire fondi a Bruxelles. Denaro che va bene utilizzato», ha concluso il ministro di FdI.

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