31 Mar 2023 22:00
di S.F.
Il tremendo affanno dell’Italia – gli enti locali sono in difficoltà anche nelle grandi aree, l’età media avanzata dei dipendenti pubblici ed il personale insufficiente non aiutano – nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Se ne parla molto in questi giorni e di recente il governo ha approvato uno specifico decreto proprio sul Pnrr per tentare di dare un’accelerata. A Terni per gli interventi più rilevanti sono già stati affidati gli appalti, per altri invece non c’è ancora l’ok al progetto esecutivo: è il caso di quelli legati all’ambito sportivo, vale a dire il camposcuola Casagrande ed il restyling dei playground periferici. Per quest’ultimo il via libera è atteso per metà aprile da quanto si apprende.
La riqualificazione
In avvio di 2022 fu annunciato l’ok al finanziamento Pnrr da 2 milioni di euro per dieci playground cittadini. In realtà da quanto si apprende le aree scelte per una riqualificazione degli spazi sportivi/ricreativi in questioni sono sette: si trovano nei quartieri perifici della città e le condizioni attuali sono quantomeno desolanti. «Oggi, anche a fronte di mancati processi manutentivi, sono in fase di avanzato degrado ed ampiamente sottoutilizzati. L’intervento prevede la ristrutturazione attraverso il rifacimento delle pavimentazioni, la dotazione delle necessarie attrezzature ormai obsolete e in qualche caso mancanti, la recinzione e la riqualificazione dei limitrofi spazi verdi», fu specificato più di un anno fa.
Le scelte
Si tratta di playground realizzati tra gli anni ’80 e ’90 nell’ambito delle lottizzazioni dei piani per l’edilizia economica e popolare. Il progetto riguarda quelli di Villaggio Pallotta, Cospea (il campetto al confine tra via Alfonsine e via Narni), San Giovanni (largo Mezzetti, nel 2021 al centro delle polemiche per l’intenzione della giunta Latini di costruirci lo skatepark), viale Trento, Le Grazie, villaggio Matteotti e Campomicciolo. Le dimensioni standard – un paio sono più piccoli – sono da 25×40 metri. Ad occuparsene in prima battuta è il responsabile unico del procedimento, l’architetto Carlo Fioretti.
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