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Salvemini senza filtri: “Rotice è il sindaco di Manfredonia ma chi fa il sindaco è Pecorella. Legalità? Solo proclami” – l'Immediato

Operazione verità dell’avvocato Angelo Salvemini dopo la revoca  da parte del sindaco di Manfredonia Gianni Rotice della sua carica assessoriale. L’ormai ex assessore ai Lavori Pubblici ha convocato una conferenza stampa per spiegare a giornalisti e opinione pubblica quello che è successo sul caso Engie, l’appalto sull’illuminazione pubblica. 

“Tutto è nato perché ho segnalato un’anomalia in relazione ad un accapo del consiglio comunale del 23 gennaio quando eravamo in procinto di approvare una proposta di progetto della Engie Spa. Sono arrivate delle comunicazioni dal chiaro intento destabilizzante invitate a tutti i consiglieri, con le quali si faceva presente che c’erano altre proposte non prese in considerazione. Ho immediatamente fatto rilevare un’anomalia in relazione a queste comunicazioni, soprattutto per evidenziare la presenza di alcuni soggetti che erano alle spalle di alcune imprese, in particolare ho segnalato una persona che aveva sostenuto la campagna elettorale di Rotice. Tutto questo ha scatenato l’ira del sindaco che mi ha revocato l’incarico. Questa è la verità”. Se Rotice dovesse fare un passo indietro tornerebbe in giunta? “Porrei mille condizioni, non credo proprio”.

Qualcuno dice che il sindaco è mal consigliato dal suo staff. Lei come la pensa. “Quel qualcuno ha tanta ragione perché lo staff è composto da persone che sono illegittimamente presenti negli uffici comunali, senza un contratto ma sono coloro che assumono molte decisioni. Rotice di loro si fida. Guardi, il sindaco di Manfredonia è Gianni Rotice, ma chi fa il sindaco è Stefano Pecorella”.

Salvemini è un fiume in piena e non si ferma qui. “Sulla legalità tanto sventolata in campagna elettorale posso dire che finora ho visto solo proclami. Io non ho ancora visto nulla di concreto sulla legalità, e la stessa operazione di smantellamento del ristorante Guarda che Luna è solo un’operazione di facciata. Quella struttura aveva contenziosi con il Comune in relazione alla sua legittimità sulla permanenza annuale. I titolari avevano una regolare autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Sovrintendenza. Un’azione che io ovviamente non ho condiviso”. Infine la bagarre nel centrodestra dopo la spaccatura della coalizione alle recenti elezioni provinciali. “Nicola gatta non è stato eletto per colpa di Manfredonia. Rotice è stato determinante. Questa volta l’onorevole Giandiego Gatta, che ha fatto una brutta figura in questa circostanza,  deve dare una prova di vera coerenza e ritirare i suoi consiglieri. In questo caso considerato l’alto tradimento che c’è stato dovrebbe staccare la spina, cosi come ha fatto Fratelli d’Italia”.

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