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Terremoto Siria e Turchia, morti potrebbero essere “oltre 15mila”: “Stiamo rintracciando gli ultimi italiani” – Il Riformista

Crollati oltre 5mila edifici

Redazione — 6 Febbraio 2023

Terremoto Siria e Turchia, morti potrebbero essere “oltre 15mila”: “Stiamo rintracciando gli ultimi italiani”

Strage senza fine in Turchia e Siria, i due Paesi devastati dal terremoto che ha ucciso oltre 3mila persone, ma il numero è destinato a raggiungere cifre impressionanti secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. “C’è un potenziale di ulteriori crolli e numeri otto volte superiori ai numeri iniziali” ha fatto sapere Catherine Smallwood, responsabile delle emergenze dell’ufficio europeo dell’Oms. I feriti sono oltre 12mila mentre i dispersi sotto le macerie sono migliaia e con la notte al gelo a causa dell’inverno rigido le possibilità di sopravvivenza sono davvero ridotte.

In Turchia sono stati almeno 5.606 gli edifici crollati durante e dopo il terremoto fa sapere l’Agenzia turca per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad) precisando che sono 19.574 i soccorritori che lavorano attualmente nella regione colpita dal sisma.

“La situazione non è buona e le squadre di soccorso non bastano. Ci sono alcune zone che non hanno ancora ricevuto alcun aiuto, come nella provincia di Hatay, vicino al confine con la Siria, e ad Adryman, vicino a Gaziantep”. Sono le parole a LaPresse di Sehrat Kurt, docente presso l’università di Hakkari in Turchia, nel suo racconto del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria. “Noi stiamo bene, per il momento ma la famiglia di una mia amica è ancora sotto le macerie ad Hatay. I suoi genitori sono stati salvati ma suo fratello e la sua famiglia stanno ancora aspettando di essere salvati”, ha aggiunto.

Intanto si continua a scavare nelle zone a sud della Turchia e a nord della Siria dove una scossa di magnitudo 7.8 registrata alle 4.17 locali, e con epicentro a 17,9 chilometri vicino alla città di Gaziantep, ha devastato l’intera zona. Edifici crollati, gente in strada, persone intrappolate fra i detriti o sotto le macerie. Una tragedia che colpisce una regione già tormentata dalla guerra civile in Siria e dalla crisi dei rifugiati.

Alla scossa 7.8 della notte ne sono seguite decine, la più violenta  di magnitudo 7.5 registrata alle 13.30 locali di lunedì a circa 100 chilometri di distanza: l’epicentro si trova nei pressi della città di Ekinozu, e anche in questo caso a bassa profondità, 10 chilometri, elemento che contribuisce in genere a causare danni più gravi, ma l’agenzia turca per i disastri sottolinea che le 2 scosse sono state indipendenti l’una dall’altra.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato 7 giorni di lutto nazionale per il violento terremoto che ha colpito il Paese. “La nostra bandiera sarà issata a mezz’asta fino a domenica 12 febbraio in tutte le nostre rappresentanze nazionali e all’estero”, ha detto il leader, secondo quanto riporta l’agenzia turca Anadolu.

Per la Turchia si è trattato del sisma peggiore dal 1939, quando il terremoto di Erzincan, nell’est del Paese, provocò circa 33mila morti. In Turchia un altro terremoto con un tragico bilancio si era verificato nel 1999, quando una scossa nel nord-ovest aveva causato 17mila morti.

GLI ITALIANI COINVOLTI –  “Stiamo cercando tutti gli italiani che ci risultano essere presenti nell’area colpita dal terremoto erano 21 nell’area dove ci sono stati i danni maggiori, c’erano in tutto 168 di italiani. Stiamo contattando tutti” fa sapere il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Quelli che siamo riusciti a rintracciare sono tutti in ottime condizioni. Stiamo facendo gli ultimi gli controlli e le ultime ricerche per vedere. C’è anche un problema di collegamenti perché le linee telefoniche sono saltate, si tratta di una regione ai confini con la Siria. Quindi speriamo di avere notizie positive da parte di tutti. Fino adesso abbiamo avuto solo notizie positive”, ha aggiunto.

“In Siria non risultavano italiani e neanche in Iraq” ha poi specificato il ministro. “Comunque siamo in contatto anche con la nostra ambasciata a Beirut che ha la responsabilità per la Siria. Ho parlato oggi con il Nunzio apostolico in Siria. La situazione è drammatica anche lì”.

ITALIANO TRA I DISPERSI – Secondo quanto riporta il Corriere.it, c’è un italiano che risulta disperso a Kahramanmaras, città turca colpita dal sisma. La notizia è arrivata intorno alle 21 dalla Farnesina. Al momento, non si conosce la sua identità. Si sa che alloggiava in un hotel che è crollato durante le scosse.

A woman light candles during a candle light vigil for the victims of earthquake in Syria and Turkey, in Islamabad, Pakistan, Monday, Feb. 6, 2023. A powerful 7.8 magnitude earthquake has rocked wide swaths of Turkey and Syria. It toppled hundreds of buildings and killed more than 1,900 people. Hundreds are still believed to be trapped under rubble, and the toll is expected to rise as rescue workers search mounds of wreckage in cities and towns across the area. (AP Photo/Anjum Naveed)

LA TRASFERTA CHE HA SALVATO MONTELLA –L’hotel dove risiedo ad Adana so che è stato evacuato e ha preso fuocoha fatto sapere Vincenzo Montella che da due anni guida il Demirspor, squadra di Adana, una delle città colpite dal sisma. L’ex attaccante si trova per fortuna a Istanbul da ieri (domenica 5 febbraio) per la gara di campionato contro l’Umraniyespor in programma oggi ma annullata in seguito al dramma che ha colpito il Paese. Ma il sisma ha coinvolto i familiari dei suoi giocatori.

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