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Tesei, per Monteluce una grande operazione di salvataggio – Umbria

“Sulle drammatiche macerie di una operazione scellerata che abbiamo ereditato non solo è stato salvato il Fondo, sono stati pagati in modo soddisfacente i fornitori locali ed è intervenuto il più grande operatore italiano del settore immobiliare investendo più di 12 milioni di euro, ma ora siamo già passati alla fase attuativa del piano di rilancio con i primi lavori e le prime progettualità anche pubbliche su questa area che se finalizzate possono da sole garantire un primo rilancio di Monteluce”: lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, rispondendo durante l’Assemblea legislativa all’interrogazione di Paola Fioroni (Lega) sul salvataggio del Fondo Umbria Comparto Monteluce. Fioroni ha voluto “sottolineare il lavoro fatto dalla Giunta sempre con senso di responsabilità ma anche dare rassicurazioni ai cittadini che da tempo aspettano interventi”. Tesei è stata quindi interrogata sui passaggi ancora da fare e sullo stato di avanzamento dei lavori e soprattutto “sugli intendimenti in merito anche alla possibile acquisizione di lotti del comparto pure attraverso i fondi del Pnrr al fine di un piano di rilancio che assicuri il completamento dell’intero complesso in una ottica di garanzia dei servizi e della sicurezza degli abitanti del quartiere della città”. Su Monteluce la presidente Tesei ha sempre parlato di un “dossier scottante” e lo ha ribadito ancora in Aula: “Questo è uno dei dossier che ho trovato sul mio tavolo e in condizioni ormai quasi irreparabili perché quei 50 milioni di valore conferiti dalla Regione al mio arrivo erano persi. Quindi il lavoro fatto è stato molto forte e finalizzato a dare soluzione ad un problema importante per la città di Perugia e non solo. La Regione ha accompagnato in modo proattivo questo percorso oggi in mano alla gestione del nuovo Fondo. Prima di tutto il nuovo gestore ha saldato per intero gli appaltatori prendendo possesso dell’area. Poi si è aperta la fase della manifestazione di interesse di enti pubblici come Asl, Comune, Ater e Università”. Ma per Tesei, “una così grande operazione di salvataggio, risanamento e rilancio compiuta dal governo regionale non potrà diventare opera stabile duratura e completa se tutta la città non ne prende atto e non interviene”. Per questo motivo ha rinnovato l’appello, fatto anche in passato a più riprese, “a prestare attenzione professionale, imprenditoriale e di investimento su un così grande patrimonio della regione”. “Credo sia importante – ha concluso – ripetere questo appello rivolto a cittadini, professionisti, artigiani e imprese che devono credere in questo rilancio del quartiere che è sinonimo anche di rinascita della città. Spero che nelle prospettive del piano ci sia veramente dell’interesse per andare ad investire in questo comparto che deve diventare una struttura nevralgica di Perugia”.

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