Attualità Ucraina, l’Italia è coinvolta fino al collo in questa guerra: rispettiamo l’articolo 11! 24 Gennaio 2023 Redazione missili Milan che rilasciano materiale radioattivo, nocivo per noi quanto per gli ucraini, e altro) si finisce per dare fuoco alla propria casa e per finire carbonizzati. Il popolo italiano è per la pace nonostante la mostruosa macchina propagandistica composta da radiotelevisioni e giornali, coll’unica eccezione del Fatto quotidiano, macchina che troverà un nuovo intollerabile episodio nella prevista partecipazione di Zelensky a Sanremo, un Festival che, nel male più che nel bene, ancora pretende di rappresentare la malconcia coscienza nazionale degli italiani, dimostrando che neanche le canzonette si salvano dalla bramosia bellica dei governanti fedeli alla Nato e dei loro fiduciari negli apparati ideologici e propagandistici del regime. E non ci vengano a raccontare la melensa favoletta dell’aggressore e dell’aggredito, buona solo per imbecilli ed ignoranti oltre che ovviamente per servi in malafede. Infatti l’aggressione di Putin all’Ucraina, che senza dubbio ha costituito una violazione del diritto internazionale, ha fatto seguito ad altre violazioni ed altre aggressioni, quali, per limitarsi al teatro della guerra in questione, quelle scatenate dal governo nazionalista insediatosi a Kiev dopo gli eventi di Maidan contro le popolazioni russofone del Donbass che non si volevano rassegnare a finire sotto il dominio dei successori e seguaci del criminale nazifascista Bandera. L’attuale continuazione del conflitto dipende dal rifiuto ucraino di negoziare, nell’illusione demenziale, alimentata dalla Nato, che l’invio di nuove armi al governo di Kiev possa determinare la vittoria in primavera di un’improbabile controffensiva ucraina che porti alla riconquista di Donbass e Crimea, tra l’altro in netta contrarietà ad aspirazioni e sentimenti di buona parte delle rispettive popolazioni. Illusione demenziale e potenzialmente foriera di nuovi irreparabili disastri, oggi alimentata da un ceto politico irresponsabile che ha come portavoce principali, purtroppo, tre donne europee: la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, la premier finlandese Sanna Marin e ahinoi quella italiana Giorgia Meloni, col suo addetto bellico e grosso lobbista degli armamenti Crosetto. Ecco in che mani siamo, anche se la malinconica dipartita di un altro micidiale guerrafondaio come Enrico Letta verso i lidi parigini sembrerebbe privare il partito della guerra di uno dei suoi più fanatici sostenitori. Occorre quindi che il popolo italiano, seguendo l’esempio dei portuali di Genova e di altre città che si rifiutano di caricare armi in partenza verso l’Ucraina o altre guerre, riprenda in mano il proprio destino e chieda in modo insistente, determinato ed efficace il rispetto della Costituzione repubblicana che ha fra i suoi pilastri il ripudio della guerra. THE FIRST E-COMMERCE SPECIALIZED ON TRUFFLES – TRUFFLEAT.IT Related Posts Attualità I giovani della Lega Umbria incontrano la presidente Tesei – Umbria 9 Aprile 2023 Direzione Attualità Orange di Sfera Ebbasta: testo, traduzione e significato della canzone | DonneMagazine.it 9 Aprile 2023 Direzione
missili Milan che rilasciano materiale radioattivo, nocivo per noi quanto per gli ucraini, e altro) si finisce per dare fuoco alla propria casa e per finire carbonizzati. Il popolo italiano è per la pace nonostante la mostruosa macchina propagandistica composta da radiotelevisioni e giornali, coll’unica eccezione del Fatto quotidiano, macchina che troverà un nuovo intollerabile episodio nella prevista partecipazione di Zelensky a Sanremo, un Festival che, nel male più che nel bene, ancora pretende di rappresentare la malconcia coscienza nazionale degli italiani, dimostrando che neanche le canzonette si salvano dalla bramosia bellica dei governanti fedeli alla Nato e dei loro fiduciari negli apparati ideologici e propagandistici del regime. E non ci vengano a raccontare la melensa favoletta dell’aggressore e dell’aggredito, buona solo per imbecilli ed ignoranti oltre che ovviamente per servi in malafede. Infatti l’aggressione di Putin all’Ucraina, che senza dubbio ha costituito una violazione del diritto internazionale, ha fatto seguito ad altre violazioni ed altre aggressioni, quali, per limitarsi al teatro della guerra in questione, quelle scatenate dal governo nazionalista insediatosi a Kiev dopo gli eventi di Maidan contro le popolazioni russofone del Donbass che non si volevano rassegnare a finire sotto il dominio dei successori e seguaci del criminale nazifascista Bandera. L’attuale continuazione del conflitto dipende dal rifiuto ucraino di negoziare, nell’illusione demenziale, alimentata dalla Nato, che l’invio di nuove armi al governo di Kiev possa determinare la vittoria in primavera di un’improbabile controffensiva ucraina che porti alla riconquista di Donbass e Crimea, tra l’altro in netta contrarietà ad aspirazioni e sentimenti di buona parte delle rispettive popolazioni. Illusione demenziale e potenzialmente foriera di nuovi irreparabili disastri, oggi alimentata da un ceto politico irresponsabile che ha come portavoce principali, purtroppo, tre donne europee: la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, la premier finlandese Sanna Marin e ahinoi quella italiana Giorgia Meloni, col suo addetto bellico e grosso lobbista degli armamenti Crosetto. Ecco in che mani siamo, anche se la malinconica dipartita di un altro micidiale guerrafondaio come Enrico Letta verso i lidi parigini sembrerebbe privare il partito della guerra di uno dei suoi più fanatici sostenitori. Occorre quindi che il popolo italiano, seguendo l’esempio dei portuali di Genova e di altre città che si rifiutano di caricare armi in partenza verso l’Ucraina o altre guerre, riprenda in mano il proprio destino e chieda in modo insistente, determinato ed efficace il rispetto della Costituzione repubblicana che ha fra i suoi pilastri il ripudio della guerra. THE FIRST E-COMMERCE SPECIALIZED ON TRUFFLES – TRUFFLEAT.IT