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Un corso per la lotta contro l

(ANSA) – PERUGIA, 16 GEN – Sono 22 i binomi, allievi e rispettivi cani, che venerdì inizieranno il percorso formativo per mettere in pratica quella che è definita una vera e propria “lotta contro l’avvelenamento degli animali”. Erano presenti anche loro alla Scuola Umbra di amministrazione pubblica (struttura che ospiterà il corso), durante l’illustrazione dell'”Azione di formazione di unità cinofile antiveleno” grazie alla quale l’Umbria potrà dotarsi di una task force operativa antiveleno.
    L’avvio di questo corso di formazione, presentato dall’Assessorato all’ambiente della Regione ed Enpa, per l’assessore regionale Roberto Morroni “è una promessa mantenuta”.
    “L’iniziativa – ha spiegato – ha un fine ben preciso, quello del rispetto verso animali, ambiente e persone, e ci permette di fare un passo in avanti verso il contrasto all’inciviltà e per combattere una prassi purtroppo diffusa”. “Un boccone avvelenato – ha sottolineato Massimo Floris, direttore sanitario Rifugio oasi parco dell’Enpa di Perugia – può innescare un’inarrestabile catena di morte, visto che a morire non sono solo gli animali che lo ingeriscono ma le carcasse avvelenate, indirettamente, colpiscono anche altri animali che se ne ciberanno”.
    Sono svariate migliaia i casi all’anno di avvelenamento diretto o indiretto di animali domestici e della fauna selvatica.
    Ora, ha evidenziato Morroni, attraverso un gruppo cinofilo specializzato nelle bonifiche del territorio si potrà dare maggiore applicazione alla legge n.27 del 2001 “Norme in materia di divieto di detenzione ed utilizzazione di esche avvelenate”, con la quale la Regione Umbria in passato è stata pioniera nelle azioni contro l’utilizzo di veleni.
    Morroni ha poi fatto riferimento al gioco di squadra che vede cooperare nel progetto tanti soggetti come carabinieri forestali, Istituto zooprofilattico di Perugia, Asl veterinarie della regione, Università-Medicina veterinaria di Perugia, i sindaci dei comuni umbri, medici veterinari umbri liberi professionisti, istituti di istruzione.
    E naturalmente l’Enpa, con la presidente nazionale, la senatrice Carla Rocchi, che ha parlato dell’Umbria come di una Regione “capace di ascoltare le associazioni e di mettere in campo sinergie importanti”. (ANSA).
   

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