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Vaccino anti-covid, miocarditi e danni permanenti, l’immunologa Loredana Frasca sfida la censura

di  (da ilparagone.it)
“Il vaccino anti-Covid provoca miocarditi e danneggia il sistema immunitario”. Lo afferma chiaramente l’immunologa Loredana Frasca, aggiungendo: “Mi suiciderei se perdessi mio figlio per averglielo somministrato”. Dopo il clamore suscitato dallo studio dei tre ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, Loredana Frasca, una dei tre autori della ricerca pubblicata dalla rivista Pathogens (assieme a Giuseppe Ocone e Raffaella Palazzo) ribadisce le proprie convinzioni, suffragate da risultanze scientifiche che non possono essere ignorate, né tantomeno censurate, come fatto dallo stesso ISS, che ha prontamente preso le distanze. Lo fa con una lunga intervista pubblicata su Il Giornale d’Italia.

“Numerose persone sono morte o hanno riscontrato reazioni avverse per colpa del siero”, spiega l’immunologa Frasca, e questo perché la proteina Spike “è stata trovata nel cuore, o meglio l’RNA messaggero è stato trovato anche nel fegato”, dopo che era stato inoculato il vaccino. Non resta nel braccio”, smentendo dunque la bufala del deltoide che tratterrebbe la proteina, come aveva già smentito di recente anche il professor Frajese, durante la prima edizione del Premio Montagnier. Lo studio Safety of COVID-19 Vaccines in Patients with Autoimmune Diseases, in Patients with Cardiac Issues, and in the Healthy Population si è concentrato sui rischi derivanti dalla somministrazione del vaccino anti-Covid in “soggetti sani, con malattie autoimmuni e con problemi cardiaci”.

Ne emerge una verità che chiedeva solo una conferma autorevole, quella sugli effetti avversi, alcuni gravissimi, derivanti dalla somministrazione di quello che a tutti gli effetti era un farmaco sperimentale. Testato su cavie umane. Ella stessa afferma di conoscere “tantissimi danneggiati da vaccino”. Con lodevole onestà intellettuale, che è mancata a tanti suoi colleghi, Loredana Frasca cita “il cancro, la riattivazione di malattie pregresse e la morte” come effetti avversi scientificamente provati e confermati dalle statistiche, portando anche delle esperienze personali.

Con degli omissis a tutelare la privacy delle persone di cui parla, l’articolo dà conto di un uomo che “ha fatto tre dosi e gli si è riattivato un linfoma”, di un’altra che “stava benissimo” e invece dopo tre mesi dalla guarigione aveva un tumore al seno. O, ancora, un’altra donna “è morta per distruzione dei globuli rossi dopo tre settimane dalla prima dose”; alla figlia, invece, è venuta l’allergia in viso: “ce l’ha metà nera e metà bianca, a soli dodici anni”.

Citando altri due studi, uno thailandese e uno statunitense, la ricercatrice dell’ISS illustrai dati da cui emerge chiaramente che insorgono “più di una miocardite e problemi cardiaci ogni 300 vaccinati“. Né complottista e neppure No vax, Loredana Frasca riporta le statistiche: Lo studio thailandese, ad esempio, ha visto i ragazzi della scuola monitorati con elettrocardiogrammi. Ebbene, su 300 ragazzi, i ricercatori thailandesi hanno trovato che “il 2,5% aveva problemi a livello cardiaco” e, in soggetti precedentemente sani, hanno rilevato “miocarditi conclamate, miocarditi subcliniche” e altre alterazioni, che, spiega, sono ancora più comuni in quella fascia d’età, che è precisamente una delle più colpite dall’anomala ondata di “morti improvvise” dell’ultimo anno e mezzo.

Pericolosissima, poi, è l’autorizzazione alla vaccinazione in età pediatrica: “i bambini dai 5 anni in su non vanno vaccinati perché rischiano la miocardite”. Un quadro allarmante e inquietante, corroborato da ricerche che ci auguriamo scoperchino quello stesso vaso di Pandora che, ammette Frasca, qualcuno non vuole sia aperto. Altrimenti si dovrebbe parlare di un’altra sconcertante realtà oramai provata, quella per cui, tra le terribili conseguenze avverse della vaccinazione contro il Covid, rientrerebbe persino l’Hiv, il virus dell’Aids.

“Questo vaccino si comporta come un virus che entra in qualsiasi cellula indiscriminatamente, comprese le cellule del sistema immunitario – argomenta ancora l’immunologa – L’unico virus che fa questo è quello dell’Hiv che entra nelle cellule del sistema immunitario, infatti ha un attacco contro i linfociti i quali vengono distrutti e si rischia l’Aids”.

Infine, nei 15 giorni dopo il vaccino Covid, i vaccinati vengono contagiati di più rispetto ai non vaccinati, dice ancora, smentendo, se ve ne fosse bisogno, l’efficacia del trattamento. Ci sono, comunque, delle cure per chi ha fatto il vaccino, in particolare per i bambini, per prevenire e contrastare gli effetti avversi: “La cosa più importante è controllare la Troponina I e poi il Didimero“, che è un indice di probabilità dei microtrombi, oltre all’emocromo completo. “Bisogna prendere poi il glutadione, lo zinco e la vitamina C, che elimina la Spike e riducono lo stress ossidativo e le infiammazioni”, ha spiegato nell’intervista Loredana Frasca.

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