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Un’offerta turistica che sia sempre più proiettata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. “Un turismo 4.0”: a questo aspira Francesco Scarpinato, il neo assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Sicilia. Insediato da poco più di un mese (il 16 novembre 2022), 49 anni, primo maresciallo dell’Esercito, ha già un’agenda fitta di attività e un’idea molto chiara su come accrescere, nel segno della continuità, un settore strategico come il turismo: vettore di slancio dell’economia siciliana.
Scriveva Goethe: ”L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna”. Una terra dalle radici profonde e ben salde, con una precisa identità. Qual è la sua idea di turismo?
Sono convinto che la strada vincente sia valorizzare l’identità turistica siciliana all’interno del brand “Italia”. L’assessorato che coordino deve dialogare con i Beni Culturali. Inoltre, non si può immaginare turismo senza coinvolgere le Infrastrutture, così da facilitare gli spostamenti sul territorio regionale. Infine, tra le mie deleghe c’è lo Spettacolo. L’intrattenimento è economia ed è così che ci interfacciamo con l’assessorato alle Attività Produttive. Un dialogo proficuo e continuo, l’impegno è quello di diventare la prima industria turistica.
La sfida resta quella della destagionalizzazione dell’offerta?
Puntiamo a un turismo senza tempo, così da far muovere l’economia portando flussi turistici in momenti diversi ed evitando la concentrazione nel periodo estivo. Il nostro clima ci permette di estendere l’incoming di visitatori a ben 11 mesi l’anno. Proseguiremo la campagna promozionale SEE Sicily, rivolta a quanti sceglieranno durante l’anno di recarsi nell’isola. Inoltre, immaginiamo un turismo della memoria nelle aree dell’entroterra. Un rito collettivo di costruzione dell’identità di un territorio. Il turista della memoria storica viaggia nello spazio fisico ma è soprattutto un esploratore del tempo. Infine, vogliamo incrementare il turismo di lusso che a tutt’oggi rappresenta da noi il 2% ma che vale in termini di Pil circa il 25%.
Sul fronte cineturismo?
La Regione Siciliana ha deciso di potenziare l’industria del cinema passando da 3,4 milioni di euro del 2021 a quasi 11 milioni di euro nel 2022, con i quali sono state cofinanziati ben 37 produzioni cinematografiche. Tramite la Sicilia Film Commission, abbiamo cofinanziato 18 progetti: lungometraggi, corti e documentari (compresi i 19 opere già finanziate) con un’importante dotazione finanziaria di 10,8 milioni di euro. Attualmente, nella mia proposta di Bilancio, ho chiesto di inserire nei fondi regionali una parte da destinare al settore.
“Casa Sicilia” al Festival di Cannes 2022 è stato un evento attenzionato dal settore
Abbiamo registrato degli ottimi risultati e per questo è stato implementato il budget. Grazie a Casa Sicilia, attualmente più di 30 produzioni si stanno girando nell’isola. Vorrei fare chiarezza sulla nostra partecipazione al Festival di Cannes 2023. E’ un’iniziativa già programmata dal precedente Governo per il 2023, nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione 2014-2020 e approvata dal Comitato di Sorveglianza. Aumentare il finanziamento per “casa Sicilia” e per i canali pubblicitari significa accrescere la nostra visibilità a livello mondiale. Ricordo che le produzioni che girano da noi hanno l’obbligo di avvalersi di maestranze locali e di spendere in loco almeno il 150% del contributo ricevuto.
A un mese dall’insediamento quali attività ha messo in campo?
Parteciperemo alla Bit Milano 2023, la Borsa internazionale del turismo. Una sfida importante, saranno ben 34 le aziende siciliane che quest’anno avranno un loro spazio espositivo nello stand dedicato alla Regione Sicilia. Per quanto riguarda lo spettacolo abbiamo già messo in campo tre prestigiose rassegne: Sicilia jazz festival; Castelbuono Jazz Festival e Taormina Winter Festival. Infine, lo sport: stiamo lavorando all’erogazione di contributi destinati alle società sportive siciliane che hanno partecipato a campionati nazionali di serie A e B.
