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“Alternativa per Porano” e “Dalla nostra prospettiva”: “Per mantenere il Cnr-Iret a Porano servono

Ieri sera in Consiglio Comunale a Porano abbiamo trattato, tra le altre, la mozione presentata dalla maggioranza al fine di evitare il trasferimento del CNR-IRET dal palazzo di Villa Paolina ad altra destinazione. Un’ipotesi concreta causata dal mancato rinnovo dell’accordo tra la Provincia di Terni (proprietaria) e l’istituto di ricerca (affittuario), che pare sia stato momentaneamente prorogato fino al 31.12.2023.
In questa fase il condizionale è d’obbligo, visto che il Sindaco e diversi esponenti della maggioranza hanno dichiarato di aver appreso l’infausta notizia soltanto di recente, dai giornali e da un consigliere regionale.
Se ci fosse stato ancora bisogno di dimostrare quanto l’Amministrazione Comunale di Porano viva “nel suo mondo” piuttosto che nella società reale, tant’è. Di certo non è possibile per nessuno essere al corrente di tutto ciò che accade anche in un ambito piccolo come il nostro, ma certe dichiarazioni lasciano di stucco anche la migliore buona fede, e diventano decisamente non credibili quando il Sindaco afferma che nemmeno la Presidente della Provincia di Terni ne fosse al corrente fino a pochi giorni fa.

Giardini italiana abbandonati

Detto ciò, la preoccupazione che il CNR-IRET possa lasciare Porano è anche la nostra, fondamentalmente per tre ragioni: per l’importanza dell’Istituto medesimo, per il personale e gli eventuali piccoli/grandi sacrifici ai quali potrebbero trovarsi davanti i dipendenti; per i numerosi progetti di ricerca scientifica che l’istituto partecipa nei territori di Porano, Orvieto e ben oltre, a testimonianza dell’interesse della scienza per le “nostre” valenze agro-ecosistemiche e paesaggistiche.
Abbiamo deciso di esprimere soltanto oggi pubblicamente la nostra opinione proprio perché volevamo ascoltare quanto avesse da dire in merito l’Amministrazione Comunale, ma per l’ennesima volta abbiamo potuto riscontrare soltanto toni generici e propagandistici, non migliori di quelli che abbiamo potuto leggere nei comunicati stampa dei giorni scorsi di certi politici “regionali” o “nazionali” che Porano non sanno nemmeno dove stia, figuriamoci Villa Paolina!A noi risulta invece – seppure da notizie non ufficiali – che per ora l’unica ragione che abbia bloccato il trasferimento del CNR-IRET sia stata la decisa presa di posizione dei dipendenti dell’Istituto nei confronti della loro Direzione Generale. A loro pertanto va tutta la nostra fattiva solidarietà.

Muro in costruzione villa paolina

Contestualmente, non possiamo che manifestare tutta la nostra delusione e il nostro sdegno non soltanto per l’atteggiamento ipocrita del Comune di Porano e della Provincia di Terni sul tema del possibile trasferimento del CNR-IRET, ma anche per il modo con il quale i due enti si sono occupati del settecentesco parco di Villa Paolina negli ultimi anni; laddove, con l’ausilio di ruspe ed ingegneri piuttosto che di giardinieri, si è consentita ad esempio la costruzione di un muro di cinta tranciando le radici di alberi alti 10-15 metri, sono stati abbandonati alla vegetazione infestante i pregevoli giardini all’italiana a ridosso del palazzo, o finanche sono stati totalmente eradicati lasciando al loro posto un albero di Palma!

Giardini italiana prima e dopo la cura

E tanto altro ancora ci sarebbe da dire, tenuto conto che non molti anni fa la Provincia di Terni fu destinataria di un cospicuo finanziamento europeo per il ripristino del cosiddetto parco storico (vi invitiamo ad andare a verificare lo stato in cui versa…) e il Comune di Porano dopo anni deve ancora far partire il cantiere per la realizzazione del progetto di ippoterapia.
Questi atteggiamenti, che non possiamo che collocare tra il menefreghismo e l’incoscienza, denotano da un lato un’incapacità di amministrare sprecando soldi pubblici ad ogni buona occasione, ma soprattutto una mancata reale presa di coscienza dei valori assoluti, in qualche caso unici, che Porano esprime, in termini culturali, scientifici ed ambientali, che se gestiti diversamente (ma soprattutto se gestiti) potrebbero rappresentare anche occasioni di sviluppo economico e sociale per l’intera comunità. Nonostante tutto questo, per il bene di Porano abbiamo votato a favore della mozione presentata dalla maggioranza, con l’auspicio che le parti – proprietà e affittuario – trovino un accordo quanto prima e il CNR-IRET rimanga al suo posto.

GRUPPI CONSILIARI
ALTERNATIVA PER PORANO
LISTA CIVICA PER PORANO “DALLA NOSTRA PROSPETTIVA”

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