Un importante piano di assunzioni di docenti, che va oltre i concorsi previsti dal Pnrr e per i quali si attende risposta dalla Commissione europea sulle modifiche da attuare. L’annuncio del Ministero dell’istruzione e del merito è arrivato in mattinata. L’obiettivo è arrivare a settembre garantendo un regolare avvio dell’anno scolastico. “In estate si farà il concorso per i precari con tre anni di anzianità o che hanno già 24 Cfu” ha detto il Ministro Giuseppe Valditara intervistato dal Corriere della Sera. Si tratta di circa 25mila posti.
“Già lo scorso febbraio avevo presentato un disegno di legge per dare una risposta definitiva al problema del precariato, risolvendo il nodo cruciale del reclutamento nella scuola – dichiara la Senatrice Ella Bucalo di Fratelli d’Italia, membro della commissione Cultura del Senato e responsabile della Scuola di Fratelli d’Italia – Nello specifico la proposta prevede, l’assunzione dei docenti che sono iscritti nella prima e nella seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze, per i posti comuni o di sostegno, o negli appositi elenchi aggiuntivi di sostegno; appositi corsi universitari annuali di abilitazione e specializzazione riservati ai docenti inseriti nella seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze”.
Soddisfazione per l’annuncio è stato espresso a Orizzonte Scuola anche dalle Organizzazioni sindacali.
“Siamo in attesa di conoscere gli esiti delle modifiche del Pnrr che dovrebbe garantire 70mila assunzioni entro il 2024. Ogni giorno di ritardo crea una condizione di incertezza. Pertanto riteniamo che si debba procedere anche in autonomia sui posti vincolati dal Pnrr con delle assunzioni che per noi non possono che avvenire dalle graduatorie di merito degli idonei dei concorsi ordinari e dalle GPS, perché è l’unica fonte da cui attingere e avere immediatamente in classe il 1° settembre docenti abilitati. Si faccia presto: i posti disponibili ad oggi sono più di 110 mila in organico di diritto. Ci sono tutte le condizioni per dare un segnale importante al precariato e alle esigenze delle famiglie e degli studenti. Parallelamente deve essere assunto un provvedimento legislativo sui vincoli della mobilità. Si tratta di operazioni fondamentali per l’avvio dell’anno scolastico” dichiara Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola.
“Rappresenta un fatto sicuramente positivo. Decisione che darebbe una doppia risposta: continuità didattica agli alunni e stabilità al personale che, in alcuni casi, con esperienza anche decennale, non ha la possibilità di una assunzione in ruolo.
Non è importante annunciarle ma portarle a compimento. Per la UIL è necessario un punto di partenza: non servono procedure inattuabili. Basterebbe ragionare sull’esistente” commenta il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile.
“Lo dicono chiaramente i numeri – aggiunge -: nell’anno scolastico 2021/22 erano poco più di 112.000 i posti autorizzati per le immissioni in ruolo e sono stati circa 45.000 i contratti a tempo indeterminato; nell’anno scolastico in corso sono state 44.000 le assunzioni a tempo indeterminato a fronte di 94.000 posti autorizzati“.
“I docenti ci sono – evidenzia D’Aprile: i supplenti che dal 1° settembre garantiscono il funzionamento delle scuole sono circa 250.000, sia su posto comune che sul sostegno. Da tempo la Federazione Uil scuola Rua rivendica un piano assunzionale per il personale precario: servono 180 milioni di euro, 715 euro a precario, per stabilizzare circa 250.000 persone. Se c’è copertura economica e volontà politica, è una procedura da portare a termine al più presto possibile”.
Nel frattempo si attende la risposta dall’UE sulle modifiche del Pnrr.
“Siamo fiduciosi che l’Europa ci dirà di sì al nuovo percorso e siamo convinti che questi nuovi concorsi riservati per il prossimo biennio non risolvano il problema del precariato – sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –. Il percorso iniziato al tavolo sindacale col Ministro deve portare, con l’assenso dell’Europa a cambiare la fase transitoria e assumere dalle graduatorie per le supplenze, rinnovando il doppio canale di reclutamento. Negli ultimi 8 anni, con i concorsi riservati straordinari e semplificati e ben 9 procedure, abbiamo soltanto aumentato del 220% il tasso di precarietà. Ogni anno la metà dei posti va vacante“.