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La cantante, voce della Walt Disney, nel ruolo dell’amata del conte Vlad in un musical thriller diretto da Ario Avecone
La rilettura di un capolavoro della letteratura mondiale, dove un personaggio iconico, nel riproporre l’atavico dualismo tra bene e male, mette in primo piano il tempo come bene più prezioso e l’energia come viatico per la vita. In scena fino ad oggi (22 gennaio), al Teatro Augusteo di Salerno, dove ha debuttato venerdì in prima nazionale, “Vlad Dracula – Il musical” approderà dal 24 al 29 gennaio al Brancaccio di Roma con la regia di Ario Avecone, anche autore del copione con Manuela Scotto Pagliara e delle musiche con la stessa Pagliara e Simone Martino. La produzione è di Workinmusical. Interessante la nuova versione in musica del celebre libro di Bram Stoker, ispirato alla figura reale e in varie forme romanzata del Principe di Valacchia Vlad III. L’ambientazione è quella di un piccolo paese a nord dell’Inghilterra di fine ‘800, su cui cala una fitta nebbia di terrore per morti e sparizioni inspiegabili. Lì il misterioso magnate straniero Conte Vlad Tepes (Giorgio Adamo) ingaggia con le donne un macabro gioco di potere per colmare il vuoto lasciato dall’amata Elizabeth. Ma quando si imbatterà in Mina Murray, moglie dell’ambizioso giornalista Jonathan Harker (Marco Stabile), nel suo animo ferito ci sarà di nuovo spazio per l’amore. Ad interpretarla in scena Arianna Bergamaschi (per tutti solo Arianna), voce della Walt Disney negli anni ’90 e grande protagonista di musical di successo come “La Bella e la Bestia”, “Pinocchio”, “Il Mago di Oz” e “Murder Ballad”.
Un capolavoro della letteratura mondiale al servizio della sensibilizzazione ecologica, ma anche una rilettura moderna nell’ambientazione steampunk di fine ‘800, con atmosfere vicine al gotico e al thriller…
“E’ un tema eterno quello del risucchiare l’energia e il tempo degli altri, coerente con un musical attuale anche nei costumi che sono steampunk. C’è un richiamo al passato, ma non è una storia totalmente antica. Ci sono riferimenti gotici, ma non solo.E’ più vicino al post-industriale. Noi ci muoviamo in scena in mezzo in mezzo a gente che lavora, che martella, smonta e rimonta; perché siamo alla fine dell’800 in una Londra uggiosa, in trasformazione. C’è il tema del cambiamento. Nel monologo finale Van Helsing (Christian Ginepro) dice “La nebbia l’abbiamo creata noi perché abbiamo creato le paure nella gente, in modo da vendere loro sogni a poco prezzo che diventeranno la loro schiavitù”. E’ il preambolo di quello che siamo oggi”.
Al centro della trama una singolare storia d’amore. Cosa ci dici del tuo personaggio?
“Mina nel coso del musical cambia pelle, progressivamente. A un certo punto della storia si trasforma in Elizabeth, perché ascoltando i racconti del Conte è come se ritornasse indietro e ne sentisse le emozioni, diventa la sua reincarnazione. Si scorda di Jonathan e ritorna ad essere la moglie di Dracula. Parte come una ragazzina ingenua e innamorata del fidanzato e diventa una donna potente, passionale, con l’atteggiamento tipico da sposa di Dracula. Parlando col Conte a un certo punto lei continua il suo monologo perché sa cosa succede dopo, proprio perché si sta trasformando in Elizabeth. Affiora in lei un ricordo atavico che vive come realtà, cancellando i ricordi personali“.
La colonna sonora strizza l’occhio alla musica dal film e le canzoni spaziano fra pop, rock e modern ballad. Questo impianto musicale ha comportato per voi attori una maggiore sfida interpretativa?
“In verità no perché sono un’artista crossover, una performer che ama il genere da musical ma adora cantare anche il pop, e qui mi hanno costruito brani ad hoc che fanno emergere tanto la mia anima romantica quanto quella più rock’n’roll. La colonna sonora non è mai noiosa, perché ogni personaggio ha un suo momento. Ci sono un sacco di lead song definite per ogni personaggio, che potrebbero comporre una serie di singoli musicali”.
Nel cast anche Chiara Vergassola (Justina), Antonio Melissa (Renfield), Valentina Naselli (Lucy), Paolo Gatti (Seward), Jacopo Siccardi (Strattford) e Dario Guidi (Renfield-X).