La premier Giorgia Meloni ribadisce anche oggi che indietro non si torna e che le accise sui carburanti non verranno tagliate. Per buona pace di automobilisti, camionisti, agricoltori e pescatori. Il prezzo di gasolio e benzina ormai sfiora 1,90 al self e supera le 2 euro al servito, per non parlare dei prezzi in autostrada dove si arriva anche a 2,50 euro per un litro di gasolio. Questa mattina un lievissimo ribasso, troppo poco per evitare la rabbia dei cittadini foggiani.
“Il Governo vuole scaricare le proprie colpe sui poveri gestori definendoli speculatori. Sbagliato, la colpa è solo di Meloni, Salvini e Berlusconi. Non dovevano reintrodurre le accise in un momento difficile come quello che stiamo vivendo”. Si difendono anche i gestori delle pompe di benzina. “Ma quale speculazione – ci dice Mimmo Scarciello dell’ENI di Viale Ofanto -, se volessi inserire un aumento di soli 5 millesimi, dopo due ore l’azienda mi contatta e mi dice che sono in overdrive. Pertanto è impossibile che un gestore possa gestire il prezzo. Il Governo la deve finire di accusarci”.