La censura di Stato
Carmine Di Niro — 1 Marzo 2023
Rafforzare ulteriormente la censura e le pene nel Paese. È l’obiettivo del regime russo di Vladimir Putin: oggi la Duma, il Parlamento di Mosca, inizierà a votare gli emendamenti che prevedono una ulteriore stretta alle libertà individuali. In particolare gli emendamenti al vaglio dei parlamentari prevedono pene fino a 15 anni di carcere per chi scredita le forze armate e le organizzazioni militari volontarie come il gruppo Wagner.
“Qualsiasi tipo di diffusione pubblica di informazioni consapevolmente false e azioni pubbliche volte a screditare le Forze armate russe, le unità di volontari è inammissibile“, ha detto il presidente della Duma Vyacheslav Volodin su Telegram, come riporta Interfax.
Non c’è solo l’aspetto penale in questa nuova stretta decisa dallo Zar Putin: per chi “scredita” l’esercito impegnato da oltre un anno nella “operazione militare speciale” in Ucraina sono previste anche multe fino a 5 milioni di rubli (pari a circa 66mila euro) o o l’ammontare dello stipendio o di un altro reddito del condannato per un massimo di cinque anni, o lavori correttivi o forzati per un massimo di cinque anni, o la reclusione fino a 15 anni.
Vyscheslav #Volodin said that a bill on criminal and administrative liability for “discrediting” participants in the war in #Ukraine had been submitted to the State #Duma.
The bill implies imprisonment for up to 15 years and a fine of up to 5 million rubles. pic.twitter.com/3AIzPA0xiJ
— NEXTA (@nexta_tv) March 1, 2023
“Questa iniziativa legislativa proteggerà tutti coloro che rischiano la vita per garantire la sicurezza del Paese e dei cittadini“, ha dichiarato Volodin. La seconda lettura delle proposte di legge emendate è prevista per giovedì 2 marzo. Se gli emendamenti passeranno in seconda lettura, la terza lettura finale avrà luogo martedì 14 marzo.
Il presidente del Comitato per la sicurezza della Duma di Stato Vasily Piskaryov, riporta l’Ansa, ha annunciato in precedenza la presentazione degli emendamenti. Il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ha invece chiesto allo speaker della Duma di Stato di trovare una soluzione legislativa al problema, riferisce l’agenzia Interfax.
Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia
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