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Lean Six Sigma: ridurre tasso mortalità per infarto miocardico acuto. Uno studio a centro singolo.

Il Lean Six Sigma per ridurre il tasso di mortalità per infarto miocardico acuto: uno studio a centro singolo.

Presentiamo la ricerca scientifica sul tema “Lean Six Sigma to reduce the acute myocardial infarction mortality rate: a single center study“, che ha visto protagonisti 5 esperti del settore. Lo studio è stato pubblicato su Emerald Insight, una delle principali e prestigiose banche dati a livello mondiale.

Lo studio è stato realizzato tra Italia e Irlanda da Angelo Rosa (Department of Management, Finance and Technology, Università LUM Jean Monnet, Casamassima, Italy); Teresa Angela Trunfio (Department of Advanced Biomedical Sciences, University of Naples “Federico II”, Naples, Italy); Giuliano Marolla (Department of Management, Finance and Technology, Università LUM Jean Monnet, Casamassima, Italy); Antonietta Costantino (Medical Direction, Teresa Masselli Mascia Hospital, San Severo, Italy); Davide Nardella (Complex Operative Unit of Cardiology-Coronary Intensive Care Unit-Cardiac Rehabilitation, Teresa Masselli Mascia Hospital, San Severo, Italy) e Olivia McDermott (College of Science and Engineering, National University of Ireland, Galway, Ireland).

Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo. In Italia, l’infarto miocardico acuto (IMA) è una delle principali cause di ospedalizzazione e costi sanitari.

L’IMA è un evento di necrosi miocardica causato da una sindrome ischemica instabile. Il governo italiano ha definito un indicatore denominato “AMI: mortalità a 30 giorni” per valutare la qualità del percorso complessivo di cura del paziente con infarto. Per garantire standard elevati, tutti gli ospedali hanno dovuto implementare tecniche per aumentare la qualità del percorso assistenziale. Lo scopo del documento è identificare la causa principale e comprendere il tasso di mortalità per IMA e ridisegnare il processo di gestione del paziente al fine di migliorarlo.

Progettazione, metodo, approccio.

In questo studio è stato utilizzato un approccio Lean Six Sigma (LSS) per analizzare il flusso di pazienti al fine di ridurre il tasso di mortalità a 30 giorni per IMA registrato dall’Unità Operativa Complessa (COU) di Cardiologia di un ospedale italiano. La mappatura del flusso di valore (VSM) ei diagrammi di Ishikawa sono stati implementati come strumenti di analisi.

Risultati ottenuti.

Il miglioramento dei processi con la metodologia LSS ha permesso di ridurre i tempi complessivi da 115 minuti a 75 minuti, con una riduzione del 35%. Inoltre, le azioni correttive quali l’attivazione di un ambulatorio post-dimissione ei contatti telefonici hanno permesso di abbassare il tasso di mortalità a 30 giorni dal 16% prima del progetto all’8% dopo il progetto. In questo modo è stato raggiunto il valore limite fissato dal governo italiano.

Limitazioni e implicazioni della ricerca.

Il limite dello studio è che è monocentrico ed è stato applicato a una struttura con un numero limitato di casi.

implicazioni pratiche.

L’approccio LSS ha apportato notevoli benefici al processo di gestione dei pazienti con IMA. Azioni correttive come l’attivazione di un efficace protocollo condiviso o il colloquio telefonico con check list possono diventare il gold standard nella riduzione della mortalità. Il limite dello studio è che è monocentrico ed è stato applicato a una struttura con un numero limitato di casi.

Originalità e valore della ricerca.

LSS, applicato per la prima volta alla gestione delle malattie cardiovascolari in Italia, è una metodologia che si è rivelata strategica per il miglioramento del processo sanitario. Le semplici soluzioni implementate potrebbero servire da guida per altri ospedali per perseguire l’obiettivo nazionale di mortalità per IMA.

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