8 Apr 2023 10:54 – di Fulvio Carro
Alza il tiro, Dmitry Medvedev. Parole inaccettabili sul conflitto, quelle del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo. La sua frase è secca, è convinto che l’Ucraina cesserà di esistere. Lo ha scritto sulla sua pagina su VKontakte. «Perché l’Ucraina scomparirà? Perché nessuno ne ha bisogno», ha sostenuto l’ex presidente russo. Poi ha aggiunto che né l’Europa, né gli Stati Uniti, né l’Africa e l’America Latina, né l’Asia, né la Russia hanno bisogno di una repubblica post-sovietica.
Dmitry Medvedev: l’Ucraina è inutile pure per i suoi cittadini
Il delirio continua, i toni sono sempre più alti. «L’Ucraina è guidata dall’élite nazista. Non è necessaria nemmeno per i suoi stessi cittadini», ha proseguito. «La nuova Piccola Russia del modello del 1991 è costituita da territori tagliati artificialmente, molti dei quali sono originariamente russi, strappati accidentalmente nel ventesimo secolo», ha aggiunto Medvedev.
«Distruggiamo il nemico senza pietà»
Su questi territori vivono «milioni di nostri connazionali». Da anni «subiscono discriminazioni da parte delle autorità di Kiev», ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza. «Sono loro che proteggiamo nel corso dell’operazione militare speciale, distruggendo senza pietà il nemico. Ma i pezzi di Russia, chiamati Ucraina in base ai confini del 1991, sono solo un malinteso generato dal crollo dell’Urss», ha proseguito Medvedev. Ed è per questo motivo, ha sostenuto, che «abbiamo bisogno della Grande Russia e non della sotto-Ucraina».
Zelensky: libereremo la Crimea dagli invasori russi
Intanto ha parlato anche il presidente dell’Ucraina. «La liberazione della Crimea dagli invasori russi è inevitabile», ha detto Volodymyr Zelensky secondo quanto riferisce Ukrinform. Ha fatto il suo intervento in occasione della chiusura del Ramadan a Kiev. Zelensky ha ricordato che con l’occupazione della Crimea, con la repressione contro i tatari in Crimea e contro i musulmani di Crimea «è iniziato il tentativo della Russia di schiavizzare l’Ucraina e altri popoli dell’Europa civile».