Il 1° marzo 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto via WhatsApp una segnalazione che chiedeva di verificare un’immagine pubblicata su Facebook lo stesso giorno. L’immagine riporta una presunta citazione di Yuval Noah Harari, storico dell’Università Ebraica di Gerusalemme e autore di libri diventati best-seller internazionali, come Sapiens, Homo Deus e 21 lezioni per il XXI secolo.
Secondo quanto si legge Harari sarebbe un membro del World economic forum (Wef) e avrebbe dichiarato: «Elimineremo la fede in Dio, porremo fine al libero arbitrio e vigileremo in modo che le persone pensino esattamente quello che noi vogliamo fargli pensare».
Si tratta di un contenuto infondato. Vediamo perché.
Prima di tutto è importante precisare che il Wef è noto per il suo incontro annuale di leader politici e imprenditoriali globali a Davos, in Svizzera, ed è stato più volte al centro di svariate teorie del complotto e campagne di disinformazione, come abbiamo spiegato in precedenza su Facta.news.
Inoltre, Naama Wartenburg, portavoce di Harari, ha dichiarato nel dicembre 2022 ai colleghi di Associated Press che Harari non ha mai lavorato per il Wef e «le persone che presentano il Prof. Harari come consulente, assistente o qualcuno che ha lavorato per il Wef di Schwab [Klaus, il fondatore del Wef, ndR] mentono deliberatamente o sono semplicemente fuorviate o male informate». Infatti, Harari è intervenuto a Davos come ospite nel 2018 e nel 2020, e mai come funzionario dell’organizzazione.
Passiamo ora alla citazione del post oggetto della nostra analisi.
Harari non ha mai detto la frase a lui attribuita. Alcuni dei concetti contenuti nella citazione inventata possono essere collegati o vagamente ispirati a pensieri che Harari ha espresso altrove, anche se il senso generale va contro diverse dichiarazioni pubbliche dello stesso autore. Ad esempio, la prima parte della frase – secondo cui Harari avrebbe detto che «elimineremo la fede in Dio» – si collega a un concetto contenuto in almeno uno dei libri dell’autore. Infatti, nel suo libro intitolato Homo Deus: A History of Tomorrow e pubblicato nel 2015, Harari ha citato una celebre frase del filosofo Friedrich Nietzsche (1844-1900) secondo cui «Dio è morto».
L’autore ha ricordato la frase in un passaggio che dice: «più di un secolo dopo che Nietzsche lo ha dichiarato morto, Dio sembra tornare». Ma questo “ritorno di Dio”, secondo Harari, sarebbe un miraggio, poiché secondo lui «Dio è morto, ci vuole solo un po’ per sbarazzarsi del corpo». In questo passaggio Yuval Noah Harari metteva in guardia i lettori rispetto ai potenziali rischi provocati dalle nuove tecnologie, utilizzando un linguaggio biblico e filosofico.
La seconda parte della citazione, invece, riporta un filone della disinformazione che ha ritratto Harari in varie occasioni come figura che celebrerebbe i piani per una sorveglianza distopica. Anche in questo caso si tratta di una notizia falsa. In diverse occasioni l’autore ha scritto o parlato del fatto che l’umanità rischia di essere dominata dalla sorveglianza e dall’intelligenza artificiale, senza però fare sue queste minacce.
Per esempio, in un’intervista andata in onda il 31 ottobre 2021 nel programma “60 Minutes“, che parla di attualità ed è trasmesso da CBS News, Harari aveva manifestato alcuni dubbi rispetto alla raccolta e soprattutto alla gestione di dati biometrici delle persone. Anche in un’intervista pubblicata su India Today il 15 aprile 2020 Harari aveva affermato che «la misura più probabile e pericolosa è la sorveglianza».
Su Facta.news ci eravamo già occupati di un contenuto di disinformazione che riguardava Yuval Noah Harari e una sua presunta citazione.