Quello dell’outercourse, ossia il sesso non penetrativo, viene raccontato online come il “nuovo corso” dei rapporti sessuali tra i giovani. Ma non solo non è una tendenza legata alla pandemia di Covid-19, perché è un fenomeno che risale a ben prima. Gli adolescenti ma anche i giovani uomini e donne sono restii rispetto al passato ad avere i cosiddetti rapporti completi (con penetrazione), e anzi “rimandano” l’età della loro prima volta.
Gli ultimi dati disponibili, riportati da Ansa, risalgono al 2017: l’età del primo rapporto sia per i maschi che per le femmine è 17 anni. E oltre 1 studente universitario su 5 non ha mai fatto sesso. Le ragioni sono diverse, ma soprattutto alla base c’è una grande consapevolezza e una maggiore conoscenza: del proprio corpo, dei propri desideri, delle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre da sempre alle giovani generazioni è associato il mito del romanticismo. Che poi sia un falso mito è da stabilire, servirebbe una statistica ad hoc, ma certamente è nell’immaginario collettivo.
Cos’è l’outercourse?
Si tratta appunto di rapporti sessuali senza penetrazione, cosa che in realtà, come specifica Healthline, significa cosa diverse per persone diverse. Cioè, per esempio, alcuni escludono del tutto la penetrazione, mentre per altri la penetrazione significa solo pene nella vagina e quindi ammettono rapporti anali, fingering, introduzione di sex toy, strap on inclusi.
E c’è anche chi pensa che si tratti di una forma di astinenza sessuale. Ma sono teorie che cambiano da persona a persona.
Tutte le pratiche dell’outercourse
Come si accennava prima, la concezione di outercourse non è univoca, comunque Healthline enumera alcune delle pratiche che molte persone potrebbero considerare come sesso non penetrativo (anche se la penetrazione vaginale non col pene o la penetrazione anale e orale ci sono). Queste pratiche sono:
- il bacio;
- il massaggio erotico (magari con un po’ di luci soffuse o candele, della musica, l’ambiente giusto insomma);
- lo sfregamento genitale tra partner vestiti;
- la masturbazione reciproca;
- la penetrazione con i sex toy o l’utilizzo generico di sex toy (dildo, vibratori, succhia clitoride, strap on, palline vaginali, plug anali e così via);
- cunnilingus, fellatio, anilungus, rimjob;
- sesso anale.
I vantaggi rispetto al sesso penetrativo
L’outercourse presenta diversi vantaggi, che sono:
- scarse possibilità di una gravidanza indesiderata. Certo, se, in seguito alla masturbazione reciproca, per esempio, dopo aver toccato lo sperma, una donna continua a masturbarsi con le mani sporche oppure lo sperma può venire a contatto con la vagina, non è impossibile che resti incinta. Lavarsi le mani immediatamente dopo qualunque pratica è ottimale;
- può aiutare ad aspettare se uno o entrambi i partner non sono pronti psicologicamente per il sesso penetrativo;
- può aiutare ad aspettare se uno o entrambi i partner provengono da un’infezione genitale o si è affetti da una condizione dolorosa associata ai rapporti sessuali completi;
- può aiutare a fare “sesso alternativo” nei giorni delle mestruazioni, qualora i partner non siano inclini alla penetrazione vaginale;
- conoscenza maggiore del proprio corpo e di quello del partner.
Una specificazione la merita la possibilità di contrarre malattie a trasmissioni sessuali. Anche se non c’è penetrazione vaginale, non è escluso che queste malattie ci possano contagiare, perché lo scambio di fluidi ci può essere sempre, sia attraverso il sesso orale o attraverso l’utilizzo di sex toy. Certo, i baci sono più al sicuro di molte altre pratiche, ma non per esempio quando parliamo di coronavirus.
Per quello che riguarda le malattie sessualmente trasmissibili, è bene utilizzare comunque preservativi e dental dam per sesso orale, masturbazione e simili. Oltre che utilizzare con cautela i sex toy e pulirli adeguatamente in base alle specifiche del singolo prodotto riportate nel libretto d’istruzioni, che dovrete conservare sempre.
Articolo originale pubblicato il Luglio 8, 2022
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Vorrei vivere in un incubo di David Lynch. #betweentwoworlds