I pensieri del monarca e l’ira di William
Redazione — 31 Gennaio 2023
Da una parte i duri attacchi del principe Harry nel suo libro “Spare“, uscito nelle scorse settimane, dove lancia pesanti accuse anche a Camilla, moglie del papà, nonché neo re, Carlo III. Dall’altra i preparativi a Buckingham Palace in vista proprio dell’incoronazione del successore di Elisabetta II in programma il prossimo 6 maggio nell’abbazia di Westminster.
In mezzo i dubbi del monarca 74enne. Re Carlo III infatti non ha ancora sciolto le riserve sull’eventuale invito da inoltrare al secondogenito Harry (e di conseguenza alla moglie Meghan), nonostante le numerose accuse alla famiglia reale lanciate negli ultimi anni e cristallizzate di recente dall’uscita della serie su Netflix, dal libro e dalle numerose interviste in televisione. In caso di invito ufficiale, si tratterebbe di un gesto distensivo da parte di re Carlo che però starebbe valutando anche la possibilità di rilasciare una intervista mondiale, prima dell’incoronazione, per raccontare la sua di verità.
Secondo il “Mail on Sunday”, Carlo si sarebbe affidato a un mediatore per convincere il figlio Harry a partecipare all’incoronazione. Si tratterebbe dell’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che sposò Harry e Meghan nel castello di Windsor. Un gesto per provare a ricucire un rapporto quasi del tutto deteriorato e riavere la famiglia al completo in un giorno così importante per la monarchia britannica.
I tentativi del Re non troverebbe l’approvazione del primogenito, nonché erede al trono, William che non ha apprezzato le accuse del duca e della duchessa del Sussex rivolte alla famiglia reale e alla moglie Kate.
A questo si aggiunge quanto rivelato dal Daily Mirror, secondo cui re Carlo sarebbe intenzionato a rilasciare una intervista esclusiva alla BBC per rispondere, punto su punto, a tutte le accuse mosse dal figlio Harry nella sua autobiografia.
Idea che piace poco alla Royal Family e suoi consiglieri ma che Carlo starebbe valutando con molta attenzione perché vorrebbe chiarire, in modo “deciso ma affettuoso”, quando dichiarato dal secondogenito. Ma le resistenze a Buckingham Palace sono tante e c’è chi ricorda al Re una delle massime della madre Elisabetta II: “Mai lamentarsi, mai spiegare”.
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