Il dibattito sugli stipendi degli insegnanti ha portato nuovamente il tema al centro del dibattito. La verità, come sappiamo, è che lo stipendio degli insegnanti è basso, rispetto alla media europea ma anche rispetto alla media del resto della PA.
Guardando i dati di Eurydice, il confronto con l’Europa è impietoso. Partendo dalla scuola dell’infanzia e primaria, un docente guadagna in media 29.490 euro all’anno. I colleghi portoghesi arrivano a 30.881 euro lordi all’anno. In Danimarca, invece, un insegnante della primaria guadagna 65.227 euro.
Alla scuola secondaria in Italia si arriva a guadagnare 33.811 euro lordi annui, ma se si guarda Eurydice si vede che lo stipendio è decisamente più basso rispetto ad un docente francese, che arriva a 45.505. Addirittura i colleghi tedeschi guadagnano il doppio, 73.557 euro.
Ma il problema da sempre segnalato non è solo l’importo ad inizio carriera e i primi anni ma la mancata progressione: in Italia, alla fine della carriera si arriva a guadagnare il 48,7% in più che all’inizio. In Germania l’incremento arriva al 30,5% in più a fine carriera ma il livello di partenza è sensibilmente più alto. In Francia, invece, il divario tra lo stipendio di ingresso e quello prima della pensione è enorme, con una crescita del 71,6%.
Insomma, a prescindere da come la si pensi, a prescindere se si è favorevoli a differenziare gli stipendi in base al costo della vita oppure no, la retribuzione degli insegnanti è bassa. Non adeguata rispetto al resto d’Europa.