Roma, 23 gen – Sono 60 i reperti archeologici che faranno ritorno in Italia dagli Stati Uniti, dove erano stati trafugati e commercializzati da trafficanti di opere d’arte internazionali. Il valore complessivo delle opere in questione è stimato per più di 20 milioni di dollari.

Il ritrovamento delle opere d’arte

L’operazione che ha fatto sì che le opere siano state rimpatriate in Italia è frutto della collaborazione tra i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) e il New York County District Attorney’s Office (DAO). I beni recuperati erano stati saccheggiati da siti archeologici italiani e portati indebitamente all’estero da trafficanti senza scrupoli. Le opere erano rimaste a lungo in musei, case private e gallerie estere senza nessuno diritto di proprietà. Alcuni reperti erano confluiti in collezioni private statunitensi. Ad uno di questi collezionisti, tra i principali nell’ambito dell’arte antica, è stato imposto un divieto a vita di acquistare antichità.

Tra i reperti che sono stati riportati in Italia spicca un affresco pompeiano, proveniente da alcuni scavi clandestini in area vesuviana, risalente al I secolo d. C. e raffigurante l’Ercole fanciullo che lotta con un serpente. Secondo l’iconografia classica, Giunone aveva mandato una coppia di serpenti ad uccidere Ercole ancora in fasce per gelosia nei confronti del marito Giove, di cui il piccole Ercole era figlio illegittimo. Il ministro della Cultura Sangiuliano ha espresso la propria soddisfazione per l’operazione e ha così commentato: “È un grande successo contro il traffico illecito”. Oltre al lavoro investigativo dei carabinieri e delle autorità statunitensi, per poter smascherare i criminali e riportare in Italia i reparti è stato fondamentale anche il contributo tecnico-scientifico degli esperti del ministero della Cultura e il supporto del ministero degli Affari esteri per la cooperazione giudiziaria e di polizia.

I dati del 2022

Nel corso del 2022 erano stati quasi 75mila i beni archeologici e paleontologici recuperati dai Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale, mentre circa 1.200 le opere false sequestrate per un valore – qualora immesse nel mercato come autenticamente – di oltre 85 milioni di euro. Invece, secondo quando riferito durante la presentazione dei 60 reperti rimpatriati dagli Stati Uniti, i furti di beni culturali sarebbero stati in totale 288, di cui solamente 10 nei musei e ben 123 in luoghi di culto.

Michele Iozzino

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