Come esseri umani abbiamo un rapporto con il sesso davvero strano. Il sesso è ovunque, sulle bocche di amici e amiche al bar, sui cartelloni pubblicitari, nelle gallerie fotografiche e nelle cronologie di internet, eppure non se ne può parlare apertamente. Il sesso è passione e libertà, ci dicono, poi però esistono regole da rispettare, fuori dalle quali c’è solo la perversione, duramente criticata e isolata.
In quanto uomo con il tempo ho iniziato a prendere consapevolezza (e poi a soffrirne) di queste regole e una in particolare mi è diventata parecchio insofferente, ovvero quella che lega la sessualità a un’aspettativa performante, che ricade per lo più sulle spalle dei maschietti.
Detta in termini più colloquiali: è l’uomo che deve condurre i giochi, garantire plurimi orgasmi alla partner, avere sempre voglia e mantenere un’erezione costante e vigorosa. Pena: la messa in discussione della sua stessa virilità.
Già solo verbalizzare questo pensiero ne dimostra l’insensatezza, ma fidatevi, dentro ogni uomo vige sempre una certa dose di ansia da prestazione, che, chi più chi meno, impariamo a gestire e a nascondere, ma che difficilmente ci abbandona del tutto. Questo perché siamo schiavi di molte aspettative, che dal campo sessuale a quello relazionale, sono frutto proprio di quelle rigide regole che ci incasellano in gabbie e ci vorrebbero tutti e tutte allineati su binari già predefiniti.
Ci si conosce, ci si innamora perdutamente di un amore eteronormato e monogamo, si suggella il tutto con un anello, che è “per sempre” (nonostante i tassi di divorzio dicano il contrario) e poi ci si incammina verso mutui e figli.
Citando una celebre coppia televisiva, simbolo di questo amore tradizionale ed eterno: “Che noia, che barba, che noia”.
Non che ci sia nulla di male nel seguire questo copione se davvero lo si desidera, ma sperimentare fuori dagli schemi non può che allargare la nostra visione d’insieme e trasformare, per esempio, il sesso da performance con grandi aspettative a un’esperienza con grandi godimenti.
Un’idea per iniziare a “uscire dai binari”? Un sex toy, ma non un sex toy qualunque. Infatti vorrei parlarvi dell’anello vibrante per coppie che ho avuto la fortuna di provare e recensire per conto di LELO: TOR™ 3.
LELO TOR™ 3: recensione
La popolazione maschile nutre una certa diffidenza nei confronti dei sex toys per donne. Li percepiamo come dei rivali con cui è molto difficile competere, il che mette in serio pericolo la (stupida) convinzione che i nostri peni siano la cosa migliore che possa accadere alle nostre partner.
È un pensiero sciocco e limitato, ma nondimeno può rappresentare un grosso ostacolo per chi vuole approcciarsi al mondo dei sex toys per la prima volta, per questo TOR™ 3 può essere uno stupendo inizio, in quanto tranquillizza all’istante tutti i pene-muniti impauriti di essere licenziati seduta stante.
Questo anello vibrante per coppie, arrivato alla sua terza e migliorata versione, va infatti indossato sul pene, che quindi non rischia di essere messo ai margini e fidatevi che si adatta perfettamente a forme e dimensioni diverse, grazie al morbido e super elastico silicone di cui è composto, ultra liscio, caldo al tatto e igienico.
A coronare questo anello nessun brillante, ma un corpo vibrante in grado di regalare ben 8 modalità diverse di vibrazione che assicureranno un’esperienza incredibile a entrambi.
La magia di TOR™ 3, infatti, è quella di armonizzare il piacere di tutte e due i partner durante la penetrazione. La vibrazione si diffonderà infatti sia attraverso il pene stesso (donandoci una sensazione difficilmente replicabile con altro) sia attraverso il clitoride, dato che il cuore vibrante va ad appoggiarsi proprio lì (non abbiate timore però di sperimentare con posizioni alternative tutte da scoprire, comprese quelle bagnate, tanto l’anello è del tutto impermeabile).
Già così, si tratta di un sex toy che garantisce una soddisfazione reciproca che non lascia delusi, ma la vera chicca è l’app con cui poter collegare TOR™ 3 via Bluetooth. Tramite l’app LELO, infatti, si può controllare l’anello senza la necessità di toccarlo e quindi senza interrompere alcunché, il che permette di lasciarsi andare al piacere e alle sperimentazioni senza spezzare nessun ritmo.
L’app non rappresenta solo un modo per controllare l’anello da remoto, ma è anche uno strumento multifunzionale per il benessere intimo dedicato alla sessualità, con oltre 4.000 articoli, una vivace letteratura erotica e preziosi consigli sulle relazioni.
L’anello è disponibile in tre colorazioni: Violet Dusk, Base Blue e un sempre elegante Black (che si sa, sta bene su tutto).
Una relazione di successo è un risultato, non un’aspettativa
Le nuove generazioni lo stanno capendo molto meglio di quelle vecchie: il successo di una relazione o di un rapporto si può misurare solo in base alle esperienze di coloro che la relazione o il rapporto lo vivono. È un giudizio che si basa sull’effettivo risultato e non sul rispetto o meno di un’aspettativa, di uno standard.
Riprendendo le fila del discorso iniziale, la relazione di successo non è quella che segue i binari in modo rigoroso, bensì quella che rende felici e appagate le persone, a prescindere dal percorso che intraprendono.
Un’ovvietà scritta così, ma che non è mai davvero ovvia a giudicare da quanta pressione sociale c’è sulle coppie, sull’amore e sul sesso.
Usare LELO TOR™ 3 mi ha permesso di vivere l’esperienza sessuale fuori dai binari, fuori dagli schemi performativi per cui signora mia, ma che uomo è un uomo che si “fa aiutare” nel soddisfare la “propria donna”?
Ve lo dico io: è un uomo che se la gode alla grande, sia perché assiste e partecipa al godimento della propria partner, sia perché è libero dal peso di quell’ansia costante e quindi in grado di avere un orgasmo come poche volte mi era capitato di avere. In parole povere: un uomo felice.
Se un anello deve essere “per sempre”, per quanto mi riguarda io scelgo questo.