Roma, 19 mar – Quella di oggi è una festa del papà dal sapore particolare. Infatti, nella giornata di ieri a Milano è andata in scena una manifestazione per protestare contro lo stop imposto dal governo alla registrazione di figli di coppie dello stesso sesso da parte del Comune. Dopo il fiasco del ddl Zan, la sinistra torna a compattarsi sulle tematiche Lgbt.
La piazza di Milano
Il casus belli è stata la circola al Comune di Milano con cui il prefetto Renato Saccone ha chiesto di interrompere l’iscrizione all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali. Una registrazione che di fatto legittimava a posteriore i bambini nati all’estero con pratiche proibite nel nostro Paese come l’utero in affitto. La mobilitazione di ieri è stata indetta da varie sigle, come i Sentinelli, Famiglie arcobaleno, Cig Arcigay, e ha visto la partecipazione anche del Partito Democratico. In prima fila anche Elly Schlein, fresca della vittoria alle primarie, che ha annunciato un disegno di legge in favore delle coppie dello stesso sesso: “Ci stiamo già muovendo per portare avanti anche in Parlamento le aspettative che sono emerse dalla piazza. Cioè di poter vedere riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali”. Una proposta sulla quale prevede larghe intese e soprattutto su cui vorrebbe far coinvolgere le varie anime dell’opposizione (leggasi Movimento 5 Stelle): “Lavoreremo anche con le altre forze di opposizione perché questa è una battaglia di civiltà che riguarda il futuro dell’Italia e dell’Europa”. Cosa che ha trovato l’approvazione della deputata pentastellata Chiara Appendino, anche lei in piazza: “Serve il matrimonio egualitario”.
A prendersi le luci della ribalta è stata però l’ex compagna di Berlusconi, Francesca Pascale, che ha avuto un alterco con il giornalista e blogger Piero Ricca, il quale le ha rimproverato il passato berlusconiano e apostofandola con un “facevi gli spot del calippo” in riferimento ad alcune vecchie trasmissioni televisive a cui aveva partecipato. A cui Pascale ha risposto con un non meno lusinghiero “il suo alito già dice tutto”. Ma al di là della lite, quest’ultima è stata tra i volti più riconoscibile della manifestazione, tanto che già che la vorrebbe come ennesimo personaggio da cui la sinistra dovrebbe ripartire.
Le reazioni della politica
In risposta alla piazza di Milano è già intervenuto Matteo Salvini, che – nonostante i recenti sbandamenti della Lega – ha ribadito il suo no contro la maternità surrogata e l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso: “I bambini vengono al mondo se ci sono una mamma e un papà: questo è, non perché lo dice la religione. Poi uno può essere eterosessuale, omosessuale, bisessuale, transessuale, pansessuale. Viva l’amore sempre e comunque. Il bimbo viene al mondo e viene adottato se ci sono una mamma e un papà, poi gli adulti possono fare quello che credono”. Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, è intervenuto sulla questione, aprendo alla possibilità dell’adozione per respingendo nettamente l’utero in affitto, evidenziando su questo punto le contraddizioni della sinistra: “Occorre prevedere la possibilità di adottare per le coppie omosessuali. Dunque adozione, tutela dei figli sempre, ma la Gpa [acronimo di ‘gestazione per altri’] deve rimanere un reato. Ed è assurdo doverlo spiegare alla sinistra che tutti i giorni tuona contro lo sfruttamento della donna”.
Michele Iozzino
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