Cibi sintetici, flussi per i lavoratori stranieri, tutela del made in Italy, crisi climatica ed emergenza idrica. Ma anche innovazione e modelli di sviluppo sostenibili. Tanti i temi di interesse per il mondo agricolo nazionale che saranno affrontati durante la tre giorni (fino al 2 aprile) di Agriumbria 2023, inaugurata questa mattina alla presenza di Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste).
Una presenza, quella di Lollobrigida, che arriva a poche ore dal Consiglio dei Ministri, riunitosi il 28 marzo, che ha dato il via libera allo stop alla produzione e alla vendita nel nostro Paese di cibi sintetici, come le “nuove” carni prodotte in laboratorio da cellule animali. Una norma, che prevede il divieto di produzione, commercializzazione e importazione di alimenti e mangimi sintetici. Il Ministro Calderone è impegnata sul tema dei flussi per i lavoratori extra UE, con le richieste degli imprenditori, anche agricoli, e l’annuncio che cambieranno le modalità di ingresso in Italia: valenza triennale dei permessi e potenziamento di tutti quegli ingressi frutto di accordi internazionali e in cui saranno formati i lavoratori prima nei Paesi di partenza e poi qui in Italia.
Una presenza tecnica (i due dicasteri sono direttamente impegnati in questioni centrali per il comparto agricolo), ma anche politica, di vicinanza all’Umbria e alle 2.000 imprese del settore primario rappresentate in fiera. Al taglio del nastro di Agriumbria 2023 erano presenti davvero tutti gli attori: la politica regionale (a tutti i livelli), le associazioni di categoria, gli industriali, con i costruttori di macchine agricole, il sistema allevatori italiano, le altre fiere di settore, il mondo accademico e scientifico con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università degli Studi di Perugia. Presenze e personalità che danno il senso dell’importanza raggiunta dalla kermesse.
Marina Elvira Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali è intervenuta sulla necessità di strumenti di regolazione dei rapporti di lavoro adeguati alle richieste delle imprese e dei tempi dell’agricoltura, che è stagionale. “Noi dobbiamo tenere in conto le caratteristiche di un mercato, quello del settore primario, che ha delle esigenze particolari. Siamo impegnati per garantire il lavoro regolare, contro il caporalato e il lavoro sommerso, ma siamo convinti che i modelli organizzativi e regolativi devono evolvere e tenere conto di quello che accade nel Paese. Credo che il lavoro che stiamo facendo e abbiamo fatto anche con la Legge di Bilancio 2023 tenga bene insieme la tutela dei lavoratori e le necessità delle imprese”.
Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è entrato nei temi tecnici e politici, rispetto al presente e al futuro dell’agricoltura italiana. “Arrivando alle questioni di attualità. Voglio dire che l’agricoltura è il centro dell’ambientalismo serio di questo Paese. Chi lavora per produrre cibo, chi alleva gli animali e, in generale, chi lavora la terra costituisce un presidio unico per la tutela e la salvaguardia di ambiente e paesaggio. L’ambiente e la biodiversità di cui siamo portatori come Paese non si cancellano per l’interesse di pochi. Certo che c’è il tema della ricerca e dell’innovazione sui cui non vogliamo restare indietro, ma siamo anche convinti che sostenibilità, salute e cultura passino anche dalla tutela delle produzioni artigianali di qualità. Sulla carne sintetica, e anche sulla richiesta di etichettatura chiara per i prodotti che contengono derivati di insetti, deve valere il principio di trasparenza e precauzione. Tutto questo ha anche un valore strategico e di sicurezza come sistema Italia e Europa. Noi siamo contrari all’omologazione e a un modello che vorrebbe accentrare in poche multinazionali uno dei settori più importanti per le nostre vite. Siamo favorevoli, invece, a un modello che favorisca la distribuzione di ricchezza e conoscenze. Che cooperi e si strutturi per arrivare sempre meglio all’estero e per investire in ricerca e sviluppo, ma che mantenga le caratteristiche di capillarità e qualità. Pandemia prima e guerra poi hanno messo fine all’epoca delle certezze, ora siamo entrati nell’era della consapevolezza e dunque dobbiamo essere tutti consapevoli del valore strategico del comparto primario, che intreccia temi economici e di sicurezza alimentare e dobbiamo difenderlo insieme ai nostri produttori. Un’Europa coesa può essere guida di questo processo”.
Il Ministro ha concluso parlando della proposta di certificazione con un disciplinare per i ristoranti italiani all’estero. “Ho letto posizioni e giudizi poco approfonditi e seri su questa che considero un’operazione trasparenza e di buon senso. Un progetto concreto per la valorizzazione economica delle filiere italiane e quindi del lavoro dei nostri allevatori, dei nostri agricoltori, dei nostri trasformatori e distributori e a tutela del gusto e delle eccellenze anche all’estero. Una certificazione facoltativa che non sarà vincolante, ma che darà la possibilità ai ristoratori che lo vorranno di esporre un marchio del governo italiano”.
Al taglio del nastro e al dibattito di apertura di Agriumbria 2023, presso il centro congressi di Umbriafiere, oltre ai Ministri, interverranno: Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria; Roberto Morroni, assessore alle Politiche agricole della Regione Umbria; Paola Lungarotti, Sindaco di Bastia Umbra e Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere Spa, l’ente che organizza da oltre mezzo secolo Agriumbria, la più importante fiera zootecnica nazionale e la seconda fiera di riferimento in Italia per l’agricoltura. Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria ha ringraziato per la vicinanza i due membri del Governo. “Qui ci sono i custodi della nostra Umbria e della nostra Italia. Gli agricoltori e gli allevatori sono il nostro presidio di futuro. Siamo felici della presenza dei due Ministri a certificare un lavoro che come squadra Umbria stiamo facendo ai più alti livelli. Io sono molto legata a questa fiera che considero strategica. Come consideriamo centrali, come Giunta, le politiche agricole in quanto connesse direttamente alla tutela e alla valorizzazione dell’Umbria anche da un punto di vista turistico, oltre che produttivo”.
Il premio “Antonio Ricci”
Alla sua quinta edizione, il premio è dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Umbriafiere, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Perugia e con Edagricole, ha premiato la dottoressa Chiara Traini, che ha realizzato una tesi presso l’Università degli Studi di Perugia (Dsa3) sulla mappatura delle chiome del nocciolo e il giornalista, oggi presidente ISMEA, Angelo Frascarelli.
La Fi(li)era è servita è il titolo tema di Agriumbria 2023. Le materie prime, la terra e i suoi prodotti sono gli ingredienti distintivi del settore alimentare che rende unico il Made in Italy anche all’estero. Oggi viene sempre più marcato il termine “filiera” per analizzare il processo che porta dalla terra alla tavola i prodotti che consumiamo ogni giorno. Ma ovviamente sono tanti gli attori che giocano un ruolo importante nella filiera di un prodotto: solo per fare alcuni esempi su tutti si pensi alle imprese agricole e gli allevatori, a quelle che producono macchine agricole, alle realtà che forniscono componenti, imballaggi e quelle che si occupano della distribuzione dei prodotti. Un duro e complesso lavoro per portare a compimento quella che è l’effettiva catena del valore nel settore alimentare. Tutto questo sarà analizzato con diversi focus specifici nel corso della tre giorni.
Tante le Associazioni e gli enti che contribuiscono alla realizzazione di Agriumbria 2023. Dall’Associazione italiana allevatori, alle associazioni delle singole razze come Anacli, Anabic. Importante anche la presenza nel comitato di Federunacoma e Federacma per la parte della meccanizzazione. Poi le Associazioni regionali di Cia, Coldiretti, Confagricoltura e l’Università degli Studi di Perugia. Non mancherà inoltre il “fuori salone” di Agriumbria 2023, in Piazza Mazzini l’1 e il 2 aprile, intitolato “Di Fiera in Fiera – da Agriumbria alla Piazza andata e ritorno”. Durante Agriumbria, mostra nazionale di agricoltura, zootecnia, alimentazione in scena a a Umbriafiere dal 31 marzo al 2 aprile, l’Amministrazione comunale promuove un Fuorisalone in Piazza Mazzini, con la collaborazione di Confcommercio, Fipe, Pro loco di Bastia Umbra e su organizzazione della Pro Loco di Santa Maria degli Angeli una serie di iniziative per grandi e piccoli. Sabato e domenica dalle 9 alle 19 tutti i giorni il trenino da Umbriafiere al centro, con fermate in Via Veneto, davanti la Rocca Baglionesca e presso la Stazione ferroviaria.
C’è poi la mostra mercato, per tutti e due i giorni, “Artefacendo”, con più di 60 espositori di artigianato, modernariato e vintage. Il centro storico diventa un’enorme area bambini, animato con gonfiabili e vari momenti di animazione a cura della Ludoteca “Gianni Rodari” e della Biblioteca “Alberto La Volpe” e con spettacoli di magia dalle 16 alle 18 con il Cappellaio matto e con il prestigiatore Marco Rea. Per la sezione “Food in centro – Agrifood e food truck. Piatti tipici e piccole dolcezze”, ma anche shopping e musica live con Viva il centro – negozi, espositori – e musica live, dalle 17 alle 19 (sabato Garbage Can, domenica Dj set Fabio deda Rock pop disco). Infine, domenica, l’estemporanea di pittura in Piazza Cavour. Saranno presenti in Piazza Mazzini durante il Fuorisalone associazioni di volontariato con stand di promozione delle loro attività.
(La manifestazione è uno degli sponsor del gruppo editoriale Assisi News)
© Riproduzione riservata