di Gianluca Drusian
“Miiiii, non ci posso credere!!!”diceva il siciliano del trio Aldo,Giovanni e Giacomo e….”miiii, non ci possono credere neanche loro”, aggiungo io dopo aver visto la gara odierna del Curi. Il finale di partita, tre a tre, qualunque cosa possano dire ed in qualunque modo lo possano interpretare a Palermo, è una manna dal cielo per i colori rosanero. Il loro allenatore potrà dire che la squadra ha creduto nella rimonta, che ci hanno messo la determinazione, che…..ma il pareggio va comunque stretto al Perugia!!
Perchè? Perchè sul piano del gioco, della velocità nelle esecuzioni, delle occasioni da rete, nel possesso anche palla e nella volontà di voler raggiungere il risultato, il Perugia aveva fatto vedere qualcosa in più del Palermo. Il Perugia dei primi quarantacinque minuti, mi ripeto, in fatto di accelerazioni, profondità, velocità nelle esecuzioni, ricerca anche degli esterni, aveva disputato la più bella gara del campionato ed il Punteggio di tre a uno come verdetto del campo, era stata una logica conseguenza di quanto dimostrato pur con tanto di errore difensivo in occasione del loro goal (colpo di testa su palla da ferma in area evitabilissimo). Ma cosa è successo nel secondo tempo?
Il Perugia ha tirato i remi in barca, era normale. Ma, soprattutto, il Palermo ha trovato la rete della speranza troppo presto e su una deviazione di un nostro giocatore determinante. Da lì in poi il Palermo ha tenuto il pallino della gara in mano senza però contare nel taccuino alcuna occasione da rete! Solo a pochi istanti dal termine, su un cross dalla nostra sinistra, il bomber Brunori, riuscendo ad anticipare un nostro difensore, appena toccata la palla di quel tanto, è riuscito ad imbucarla nell’angolino alla destra di Gori. Così, da una classifica che poteva essere molto ma molto bella, il Perugia si trova ancora in penultima posizione con l’amaro in bocca e con la consapevolezza di aver gettato al vento due punti meritati ed importantissimi. Al nostro bello, sgangherato, semi-aperto (e mezzo chiuso, gradinata e curva sud), vecchio Curi, la partita odierna era tuttavia iniziata al meglio con, al secondo minuto di gioco, la rete di Di Serio il quale scaraventava in rete, su una ribattuta in seguito a suo precedente tiro, una palla divenuta troppo ghiotta per non segnare sotto la nord. Festa sugli spalti e incredulità da parte di tutti: “alla grande, siamo partiti alla grande”.
Troppo alla grande che, ancora dopo sette minuti, il direttore di gara decretava un rigore a favore nostro su atterramento di Lisi in area di rigore. Batte Casasola e rete, due a zero per noi. Tutto sembrava girare mai er successo fin’ora. La palla che, a centrocampo, guidato da Bartolomei e Santoro, a sua volta correva velocemente sugli eseterni e, in caso di recupero in fase di trnsizione, la stessa palla che, da Casasola o Lisi, veniva lanciata in profondità per la velocità e imprendibilità di un Olivieri in grande spolvero.
Il Perugia si procurava ancora un paio di occasioni da rete con Oliveri entrambe neutralizzate dal portere ospite e, a sorpresa, al 23′ arrivava però la rete del Palermo con Marconi il quale raccoglieva di testa un cross su punzione battuta dalla nostra sinistra . Il colpo del Palermo non ci voleva e, dopo poco più di giustificabili 5 minuti di sbandamento, il Perugia riprendeva a macinare chilometri. Da un punto di vista atletico, i giocatori binacorossi, sembravano volare rispetto alla lentezza dei rosanero. La rete di Olivieri, al 36′ arrivava così nel momento più giusto a coronamento di uno scambio dentro l’area di rigore bellissimo tra lo stesso bomber e Di Serio. Il tiro del numero 9 a giro sul secondo palo ha fatto saltare per aria letteralmente il mezzo stadio aperto. A fine primo tempo, nei commenti tra tifosi, andando a leggere la classifica parziale che si era venuta a creare, i tre punti di oggi avrebbero voluto far saltare il Perugia in una posizione di classifica tutt’altro che deficitaria. Ma reggeremo questo ritmo anche nel secondo tempo?
Soprattutto lo devono reggere quei due davanti perchè la loro pericolosità non permetterebbe a loro di stare tranquilli ed attaccare con maggiori forze in campo. Purtroppo, a soli due minuti dall’inizio della ripresa, su un tiro lento deviato da un nostro difensore, il Palermo riapriva la partita. Riaperta quanto a risultato non quanto ad occasioni. Di pericoli veri il Perugia non ne ha subiti ma non ha neanche più forzato o accelerato come nel primo tempo nonostante i numerosi cambi effettuati da Castori. Forse, il timore di non vincere ha avuto il sopravvento e, quando ormai il risultato sembrava essere giunto in porto, su un cross dalla sinistra, la zampata del volpone Brunori, ha gelato ogni nostra speranza. Alla fine, al rientro in macchina insieme con amici, il sentimento prevalente, almeno per lo scrivente, è sembrato un pò quello dello sconfitto. Sono sacrosanti le lodi da fare alla squadra, al mister e a tutto ciò che volete oppure che dagli errori si può migliorare e capire ma, tre a uno a tre pari, a casa mia, ancora rappresenta una sconfitta!!!
PERUGIA (3-4-1-2): Gori; Sgarbi, Curado, Dell’Orco; Casasola, Bartolomei, Santoro, Lisi; Luperini; Olivieri, Di Serio. A disposizione: Furlan, Abibi, Rosi, Iannoni, Angella, Vulikic, Melchiorri, Matos, Paz, Di Carmine, Kouna, Beghetto. All.: Castori
PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Marconi, Sala; Saric, Gomes, Segre; Di Mariano, Brunori, Valente. A disposizione: Grotta, Massolo, Orihuela, Broh, Vido, Damiani, Soleri, Bettella, Lancini. All.: Corini
RETI: 2′ Di Serio, 7′ Casasola, 36′ Olivieri-23′ Marconi, 48′ Valente, 89′ Brunori