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Arrestato per abusi su minore a Roma allenatore di basket perugino

Arrestato per abusi su minore a Roma allenatore di basket perugino

Arrestato per abusi – E’ un perugino di 55 anni, che nel 2012 era già stato condannato a due anni per aver molestato alcuni ragazzini, l’allenatore di basket che è stato arrestato oggi a Roma. Il preparatore di pallacanestro è incriminato di aver abusato di un minorenne della squadra che allenava.

A 55 anni è finito in manette nella Capitale dove guidava una delle squadre più conosciute dell’Area Nord romana.

«Chi si rifiuta e denuncia questa cosa non giocherà più». Questa la sua minaccia così come riferisce l’Agenzia nazionale di stampa Associata a firma di Domenico Palesse.

Massaggi terapeutici e ripasso degli schemi di gioco, con queste scuse invitava i suoi allievi nella foresteria dove lui alloggiava.

Ad incastrare l’allenatore sono state le numerose testimonianze dei collaboratori della società sportiva, insospettiti per alcuni atteggiamenti ambigui e inopportuni dell’uomo nei confronti di alcuni giovani atleti. Gli accertamenti della polizia hanno consentito di riscontrare la veridicità delle accuse.

Secondo quanto ricostruito dall’indagine, infatti, l’allenatore perugino invitava i ragazzi, molti dei quali minorenni, nel suo alloggio con la scusa di praticare massaggi terapeutici, nonostante non ne avesse alcun titolo. In particolare, gli agenti hanno potuto accertare gli abusi in particolare su un ragazzo, all’epoca dei fatti 13enne.

E così oggi sono scattate le manette, con la Squadra Mobile che ha fermato l’uomo al rientro di un viaggio all’estero conducendolo nel carcere di Regina Coeli. Quanto scoperto oggi sembra essere lo stesso copione interpretato dall’indagato anche in passato, quando allenava in Umbria, in una squadra satellite di quella romana

Nel 2015 venne posto ai domiciliari

Anche in quel caso adduceva scuse per restare da solo con gli atleti, per poi molestarli, in palestra o proprio nei locali della foresteria. Nel 2015 venne posto ai domiciliari, poi revocati in seguito all’interrogatorio di garanzia. Tre anni successivi, in seguito alla denuncia di uno dei ragazzi, arriva la condanna a due anni di reclusione con rito abbreviato, dopo aver accertato abusi nell’arco temporale che andava dal 2012 al 2015.

Proprio per questo, si continua ad indagare per verificare che non ci siano altre persone coinvolte. Ma che un allenatore, già condannato per molestie, possa essere tornato ad allenare, e sempre al fianco di giovanissimi atleti, fa pensare, tanto che lo stesso Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti, ha definito insufficienti i controlli da molte federazioni sportive.

“E’ necessario – sottolinea – che vengano effettivamente svolti controlli preventivi su chi ha compiti educativi e di vigilanza sui minorenni. Ricordo che il codice penale vieta l’assunzione o l’attribuzione di incarichi, nelle scuole e strutture pubbliche o private frequentate da minori, a persone che siano state condannate per reati di violenza sessuale nei confronti dei minorenni”.

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