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Concorso OSS Liguria. Il Consiglio di Stato spegne i sogni dei ricorrenti. Tutto regolare.

Il Consiglio di Stato dà torto agli Operatori Socio Sanitari ricorrenti contro l’ASL5 per il Concorso OSS 2020. Già il TAR aveva dato loro torto.

Oramai è finita. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), con sentenza pubblicata il 22 marzo scorso, ha dichiarato definitivamente inammissibile l’appello proposto contro ASL5 dagli Operatori Socio Sanitari che nel dicembre 2020 avevano partecipato ad un concorso pubblico per titoli ed esami, indetto dalla stessa Azienda Sanitaria, per la copertura a tempo indeterminato di 159 posti di OSS (cat. B livello economico senior), senza riuscire a conseguire il punteggio minimo sufficiente nella prova pratica per l’ammissione a quella orale”. Lo rende noto l’Asl 5 di La Spezia, che annuncia la fine della diatriba giudiziaria.

“Si chiude così una vicenda giudiziaria che già aveva visto rigettati da Tar Liguria due ricorsi ritenuti in parte inammissibili ed in parte infondati presentati dagli OSS esclusi dall’ultima prova che avevano impugnato prima gli atti della prima fase della procedura concorsuale, e poi i provvedimenti di approvazione delle graduatorie finali.

L’attuale sentenza del massimo organo di consulenza giuridico-amministrativa oltre a confermare, quindi, l’orientamento già espresso dal Tar Ligure e dare ragione ad ASL5, ha ritenuto il ricorso inammissibile in primis “per la mancata notificazione ad almeno un controinteressato” (un candidato tra quelli che avevano passato la prova scritta) e poi perché cumulativo: “i soggetti appellanti non sono gli stessi e ciascuno è portatore di posizioni giuridiche differenziate e potenzialmente conflittuali, accomunate solo dalla comunanza delle censure dedotte”. I giudici romani, inoltre, hanno ritenuto l’appello “altresì infondato nel merito, risultando le relative censure infondate in relazione alle modalità di svolgimento delle prove risultanti dagli atti acquisiti al giudizio, sia quanto all’idoneità del sistema informatizzato prescelto a garantire l’anonimato, sia quanto all’imparzialità connessa all’automatismo dei giudizi espressi, sia quanto ai tempi di pubblicazione degli atti della procedura” e condannato gli appellanti alle spese del giudizio”.

“La sentenza ci conferma che abbiamo gestito bene questo concorso – dice Paolo Cavagnaro, Direttore Generale di Asl 5. – Di questo ringrazio sia il personale delle professioni sanitarie sia quello tecnico amministrativo che hanno lavorato per portare a termine la procedura”.

In merito è intervenuta anche Regione Liguria. “La sentenza del Consiglio di Stato, come quella del Tar di circa un anno fa, conferma ancora una volta come la procedura adottata da Asl 5 e Regione Liguria per il concorso fosse del tutto corretta oltre che, ovviamente, rispettosa delle norme. L’unico obiettivo del nostro operato è ed è sempre stato quello di rendere il sistema sanitario della Liguria sempre più efficiente: per questo abbiamo proceduto, negli ultimi anni, a un grande piano di assunzioni in campo sanitario”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che, in sede giurisdizionale, ha dichiarato definitivamente inammissibile l’appello proposto contro Asl 5 dagli Operatori socio sanitari (Oss) che nel dicembre 2020 avevano partecipato ad un concorso pubblico per titoli ed esami, indetto dalla stessa Azienda Sanitaria per la copertura a tempo indeterminato di 159 posti di Oss, senza riuscire a conseguire il punteggio minimo sufficiente nella prova pratica per l’ammissione a quella orale.

“Questo concorso ha premiato la meritocrazia e permesso ad ASL5 di assumere fino ad oggi 160 Oss, figure basilari nei processi assistenziali – aggiunge l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Nella graduatoria di questo concorso ci sono 551 Oss, di questi ne sono già stati chiamati 320, e in futuro toccherà probabilmente ad altri. Ritengo che le assunzioni siano l’aspetto più importante della vicenda, soprattutto perché confermano la precisa direzione in cui sta andando la sanità ligure: incrementare il personale sanitario per offrire sempre più servizi qualificati ai cittadini. L’attenzione di questa amministrazione verso la figura degli Oss resta elevata. A questo proposito è bene ricordare che recentemente la Giunta ha approvato il bando da 2,8 milioni di euro per il finanziamento, tramite le risorse FSE+ per il settennato fino al 2027, di venti corsi che consentiranno di qualificare 600 nuovi operatori socio sanitari”.

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