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De Robertis, nel Covid il personale ha fatto tutto e di più – Umbria

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Per primario rianimazione “battaglia contro virus sconosciuto”

(ANSA) – PERUGIA, 06 APR – “Il personale sanitario è stato encomiabile, si è fatto di tutto e di più. Si è subito gettato in una battaglia quotidiana contro un virus sconosciuto senza mai tirarsi indietro”: il direttore della Rianimazione dell’Azienda ospedaliera di Perugia Edoardo De Robertis ha ripercorso così i primi momenti della pandemia. “Ricordiamoci – ha detto all’ANSA – che in quel momento non sapevamo cosa era il Covid, cosa poteva fare al paziente e cosa poteva fare a noi e alle nostre famiglie. Adesso lo conosciamo meglio. Abbiamo operato come si pensava fosse giusto in base alle conoscenze di quel momento. Errori? Forse si con il senno di poi ma in quel momento è stato fatto per trattare i malati quello che era più coerente con le conoscenze di allora”.
    Il professor De Robertis ha ricordato che “l’Umbria non ha impattato subito con il Covid”. “Abbiamo avuto qualche giorno di tempo – ha aggiunto – per prepararci all’onda d’urto che poi è arrivata. Eravamo in una condizione di coscienza di quello che poteva e sarebbe poi successo. Di esperienze di pandemia ne avevamo già avute perché dieci anni fa c’era stata l’aviaria, seppure con numeri molto più bassi. L’Italia aveva predisposto una risposta a un rischio pandemico che poi almeno in quel caso non ci fu. A dire il vero alcuni pazienti nelle rianimazioni erano arrivati e quindi eravamo almeno mentalmente preparati.
    Con il Covid è stato però completamente diverso perché i numeri sono stati inimmaginabili e i sistemi – ha concluso il direttore della rianimazione – hanno dovuto resistere e gestire una condizione che nella normalità non era gestibile”. (ANSA).
   

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