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Finlandia, ora per il premier in pectore Orpo si apre la difficile partita delle alleanze di governo – Secolo d'Italia

La Finlandia ha virato a destra. Ora, dopo il successo elettorale dei conservatori di Petteri Orpo e il boom di Riikka Purra,  si apre la partita non facile per la formazione del nuovo governo. Il premier in pectore Orpo inizierà già questa settimana a valutare le opzioni sul tavolo per costruire la coalizione di governo.

Finlandia, ora per Orpo si apre la partita del governo

“Un rebus che si immagina possa rivelarsi di non facile soluzione”. Lo scrive il Guardian all’indomani delle elezioni che hanno sancito la virata del Paese nordico a destra. E  la sconfitta dei socialdemocratici della premier uscente e stella della sinistra europea, Sanna Marin. I risultati finali hanno indicato che il Pcn – la cui campagna elettorale è stata basata sul contenimento della spesa pubblica – ha ottenuto 48 seggi su 200. Appena due in più del partito dei Finlandesi, di estrema destra e anti-immigrati, e cinque in più dei socialdemocratici.

In settimana il questionario ai leader di partito

Orpo, incontrando i suoi sostenitori nella notte a Helsinki, ha spiegato che la “vittoria” ha dato al Pcn “un mandato forte”. E ha promesso che il suo governo, alternativo alla sinistra, “aggiusterà la nostra economia, stimolerà la crescita e creerà nuovi posti di lavoro”. Le elezioni si sono tenute in contemporanea con le ultime battute del processo di adesione del Paese nordico alla Nato. Secondo il Guardian, Orpo, che è deputato dal 2007, entro questa settimana invierà un questionario a tutti i leader di partito. Chiedendo loro di esprimersi su alcune questioni ritenute chiave. La fase successiva prevede l’inizio dei colloqui con quelli considerati più affini.

La difficile alleanza con l’estrema destra di Purra

Stando agli osservatori, il premier ‘in pectore’ dovrebbe per primo rivolgersi al partito dei Finlandesi. La cui leader Riikka Purra, ha festeggiato “il miglior risultato elettorale di sempre”. Ma Orpo e Purra, sebbene siano d’accordo sul contenimento della spesa pubblicati e sull’appoggio a Kiev, sono profondamente divisi su alcuni punti non insignificanti. Immigrazione e Ue.  “Entrambi hanno linee rosse che sarà difficile conciliare”, ha commentare la politologa dell’Università di Helsinki, Emilia Palonen. Mentre il Pcn sostiene l’ingresso dei migranti per fronteggiare i posti di lavoro vacanti e stimolare la crescita. Il partito dei Finlandesi si oppone.

La grande coalizione con Marin è un’ipotesi lontana

Il partito di Purra è anche a favore dell’uscita dall’Ue come obiettivo a lungo termine. E vuole posticipare l’obiettivo sulla neutralità carbonica prevista nel 2035. L’altra potenziale opzione per Orpo, un’ampia coalizione con i socialdemocratici sembra altrettanto complicata. Visti i profondi disaccordi sulla ricetta da utilizzare per frenare l’enorme debito pubblico.

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