Il comparto registra l’aumento della produzione con oltre 2,6 milioni di prosciutti. Ottimi risultati per le vaschette di pre-affettato e l’export.
Stabile è anche nel 2022 la quota di export che rappresenta il 17% della produzione totale di Prosciutto di San Daniele, mentre il restante 83% ha raggiunto il mercato nazionale. L’export, infatti, conferma i risultati conseguiti negli anni precedenti: il Prosciutto di San Daniele si afferma un prodotto apprezzato non solo nell’Unione Europea, ma anche nel resto del mondo. Delle quote indirizzate al mercato estero, il 57% è stato destinato al mercato europeo, mentre il 43% ha raggiunto altri Paesi terzi.
I Paesi che detengono la percentuale più rilevante, in linea con l’andamento degli ultimi anni, sono Francia (27% del totale esportato), Stati Uniti (19%), Germania (12%), Australia (11%), Belgio (7%) e Svizzera (6%). Da evidenziare l’ottima performance di Francia e Stati Uniti che hanno registrato, rispetto all’anno precedente, rispettivamente un +8% e un +2%. I principali sei Paesi costituiscono l’82% del prodotto esportato ai quali si aggiungono i risultati positivi che provengono da Polonia, Austria, Paesi Bassi, Canada e Brasile.
Altrettanto positivi sono gli indici relativi alla produzione di vaschette di pre-affettato. Con più di 21,7 milioni di confezioni certificate, corrispondenti a 405.000 prosciutti e a oltre 1,90 milioni di chilogrammi, la vendita di pre-affettato in vaschetta si è riconfermata un trend di vendita molto performante per il Prosciutto di San Daniele DOP, in linea con i nuovi stili di vita della clientela e le nuove modalità di consumo.