Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è il maggiore ente pubblico di ricerca italiano. Con un personale di 8.800 unità copre l’intero scibile delle discipline scientifiche, garantendo l’internazionalizzazione della ricerca scientifica italiana e curando il trasferimento dell’innovazione scientifica verso tutti i settori produttivi e sociali del Paese nonché verso la Cooperazione Italiana all’estero.
L’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET) è uno degli 88 istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche sul territorio nazionale. La sua sede principale è a Porano nella prestigiosa Villa Paolina. Il CNR-IRET di Porano rappresenta dal 1984 l’unico Istituto CNR in Provincia di Terni. Le risorse umane in organico presso la sede CNR-IRET di Porano ammontano a 35 tra ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi. A questi si sta aggiungendo un numero crescente di giovani ricercatori e tecnologi a tempo determinato.
Il CNR-IRET ha svolto nei decenni un ruolo di primo piano nel territorio della Provincia di Terni e nell’Umbria in generale, con collaborazioni e scambi scientifici e tecnologici con numerosi Enti e Università, nazionali ed esteri. Il CNR-IRET ha sempre proattivamente supportato le iniziative partecipative del territorio e degli Enti Locali finalizzate all’avvio di processi di sviluppo sostenibile: la strategia nazionale d’area interna; i contratti di fiume e di lago; la green community; il coinvolgimento degli attori locali in progetti di ricerca e sviluppo di respiro internazionale; l’organizzazione di seminari, workshop e scuole capaci di far entrare idee e forze nuove sul territorio; gli studi per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche; i distretti del cibo e i gruppi di azione locale; le azioni di disseminazione e formazione scientifica per le scuole del territorio e per le università. Questo e molto altro hanno scandito le attività dell’Istituto CNR-IRET di Porano dalla sua fondazione ad oggi.
Oggi, a fronte della vivace campagna stampa sulla vicenda della propria sede istituzionale, il personale CNR-IRET esprime sorpresa di fronte alla sola idea di smantellamento della sede storica di Villa Paolina. In tal senso, nessun riscontro ufficiale è pervenuto ad una nostra richiesta di chiarimenti, sottoscritta da tutto il personale ed inviata alla dirigenza CNR lo scorso 14 marzo. Abbiamo appreso a mezzo stampa che la Presidente della Provincia di Terni non solo aveva riconfermato la volontà della Provincia di continuare il proficuo rapporto, ma che non aveva mai avuto comunicazioni riguardo all’intenzione del CNR di lasciare la sede di Villa Paolina.
A fronte della posizione chiaramente esposta dalla presidente della Provincia di Terni e del generale interesse delle istituzioni Umbre affinché l’Istituto continui il suo operato nella sede attuale, il personale CNR-IRET chiede prospettive di continuità per il proprio operato nella sede di Villa Paolina e non intende accettare passivamente decisioni prese altrove e senza alcuna partecipazione.
Chiediamo, innanzitutto, una presa di coscienza reale da parte di tutte le Istituzioni coinvolte nella governance di un bene pubblico quale Villa Paolina è. Una presa di coscienza che ammetta i punti deboli e quelli di forza della gestione attuale e che ammetta per il futuro stesso dell’IRET e di Villa Paolina l’esigenza di un cambiamento radicale nei contenuti e nella forma dei rapporti tra i due enti pubblici più direttamente coinvolti: la Provincia di Terni e il CNR. Il tutto con un unico obiettivo: la tutela di beni comuni architettonici, culturali e intellettuali che sono necessari più che mai in un’area interna come quella del Sud-Ovest Orvietano. A tal fine, il personale CNR-IRET chiede che una sua delegazione sia sempre invitata a partecipare ad ogni tavolo di concertazione inter-istituzionale che abbia come oggetto il destino della sede CNR-IRET di Villa Paolina.
Il Personale del CNR-IRET di Porano (TR)