Il 4 febbraio 2023 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si riporta la notizia dell’arresto «per omicidio» di Carlo Mosca, «primario del pronto soccorso di Montichiari» in Lombardia, perché avrebbe «somministrato VOLONTARIAMENTE farmaci mortali ai pazienti ricoverati per #Covid».
Si tratta di un’informazione vecchia, presentata senza il contesto necessario alla sua comprensione e per questo fuorviante. Vediamo perché.
Il testo del post mette in evidenza, nelle prime righe, la data del 4 febbraio 2023, e scrive che Mosca «è ai domiciliari», dando l’impressione che si tratti di una notizia di pochi giorni fa. L’arresto per omicidio volontario di Carlo Mosca, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari (che fa capo agli Spedali Civili di Brescia), è effettivamente avvenuta, ma oltre due anni fa: è stata infatti pubblicata dai media il 25 gennaio 2021. Secondo le accuse riportate al tempo dai quotidiani, il medico aveva «intenzionalmente somministrato a pazienti affetti da Covid farmaci ad effetto anestetico e bloccante neuromuscolare causando la morte di due di loro di 61 e 80 anni».
Il testo oggetto di analisi non informa sugli sviluppi della vicenda giudiziaria. Il 1° luglio 2022, tuttavia, la Corte d’assise di Brescia ha assolto dall’accusa di omicidio volontario il medico Carlo Mosca perché «il fatto non sussiste». Dopo la sentenza Mosca è tornato a svolgere la professione di medico.
Secondo quanto riportato dai giornali locali, il pubblico ministero, che aveva chiesto in primo grado 24 anni di carcere per il medico, ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza di assoluzione.