Roma, 3 apr – La procura di Latina ha concluso nella giornata di ieri le indagini nei confronti della moglie del parlamentare, eletto con l’Alleanza Verdi e Sinistra ora indipendente, Aboubakar Soumahoro. Le accuse nei confronti di Lady Soumahoro sono pesantissime, tra le quali spicca il riferimento ai soldi spesi per il proprio “diritto all’eleganza”, chiamato in causa come giustificazione:  “La condotta in contestazione, oltre ad essere indicativa di una certa spregiudicatezza,  si inserisce in un sistema connotato da rilevanti opacità nella gestione degli ingenti fondi assegnati alla cooperativa sociale e agli altri enti coinvolti, fondi in parte rendiconti, in parte utilizzati per altri scopi apparentemente estranei allo scopo sociale (acquisto di beni presso negozi di abbigliamento di lusso, tra cui Ferragamo a Roma)”.

Sequestrati Lady Soumahoro più di 650mila euro

Il tribunale del riesame ha respinto la richiesta, avanzata dalla moglie Liliene Murekatetee dalla madre, Marie Therese Mukamitsindodi revocare il sequestro di 650mila euro, deciso nell’inchiesta sulla cooperativa Karibu. I fondi destinati alla Karibu, e che sarebbero dovuti servire per la gestione degli immigrati e per l’accoglienza, battaglie che sono valse la conquista della poltrona da deputato, venivano usati in realtà per fare acquisti nel negozio romano di alto lusso Salvatore Ferragamo, e non solo. I furbetti dell’accoglienza per due volte in questi ultimi due mesi, dopo aver fatto shopping sfrenato in via Condotti, hanno addirittura fatto ricorso per annullare l’impossibilità di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, imposta invece per la durata di 1 anno.

L’accoglienza svelata

La procura di Latina ha fatto pervenire gli avvisi di garanzia a tutti i membri della famiglia della compagna di Soumahoro, compreso ai fratelli della Murekatete Michel Rukundo e Richard Mutangana. La soap opera sulla famiglia del parlamentare pro-immigrati sembrerebbe essere giunta a conclusione, almeno il caso Soumahoro ha svelato all’intero paese la vera faccia dell’accoglienza.

Andrea Grieco

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