La presenza di alunni affetti da pediculosi (cosa ancora molto frequente in modo particolare nel ciclo di base) ci riporta ad affrontare il tema facendo leva sul corredo normativo di cui dispone la legislazione scolastica e non solo quella, trattandosi di un tema, questo, connesso alla salute e all’igiene. La Circolare n° 4 del 13 marzo 1998 del ministero della Salute relativa anche (e non solo naturalmente) ai casi di pediculosi a scuola recita che “Restrizione della frequenza scolastica fino all’avvio di idoneo trattamento, certificato dal Medico Curante”. Per idoneo trattamento possiamo ribadire che si intenda la rimozione manuale di tutte le lendini (uova di pidocchio) oltre all’uso di uno shampoo antiparassitario.
I provvedimenti in caso di infestazione da P. humanus corporis previsti dall’allegato alla Circolare ° 4 del 13 marzo 1998 del ministero della Salute
Il caso di infestazione da P. humanus corporis necessita un isolamento da contatto per non meno di 24 ore dall’inizio di un adeguato trattamento disinfestante. Il trattamento disinfestante consiste nell’applicazione di polvere di talco contenente DDT al 10% oppure Malathion all’1% oppure permetrina allo 0,5% o altri insetticidi. Gli indumenti vanno trattati con gli stessi composti applicati sulle superfici interne oppure lavati con acqua bollente.
I provvedimenti in caso di infestazione da P. humanus capitis previsti dall’allegato alla Circolare ° 4 del 13 marzo 1998 del ministero della Salute
Il caso di infestazioni da P. humanus capitis, necessità di restrizione della frequenza di collettività fino all’avvio di idoneo trattamento disinfestante, certificato dal medico curante. Il trattamento disinfestante, consistente in applicazione di shampoo medicati contenenti permetrina all’1% o piretrine associate a piperonil-butossido, o benzilbenzoato o altri insetticidi, deve essere periodicamente ripetuto ogni 7-10 giorni per almeno un mese.
Pettini e spazzole vanno immersi in acqua calda per 10 minuti e/o lavati con shampoo antiparassitario.
I provvedimenti in caso di infestazione da P. Phthirus pubis previsti dall’allegato alla Circolare ° 4 del 13 marzo 1998 del ministero della Salute
Il caso di infestazioni da Phthirus pubis necessita che le zone interessate vengano rasate; i trattamenti disinfestanti sono simili a quelli da adottare per il P. humanus capitis e, se non sufficienti, vanno ripetuti dopo 4-7 giorni di intervallo.
Le procedure da seguire a scuola in caso di infestazione
Cosa è necessario porre in essere in caso di infestazione a scuola? L’Istituto Comprensivo Statale “G. Cima” di Guasila, oggi, brillantemente diretto dalla Dirigente Scolastico Dott.ssa Alessandra Cocco, ha diramato (era il 2020 una brillante circolare che prevede che il docente della classe segnalerà ai genitori dell’alunno il sospetto della presenza di pidocchi affinché verifichino se vi sia l’effettiva infestazione e prendano le conseguenti opportune misure.
La riservatezza come condizione necessaria
L’insegnante di classe, specifica giustamente la circolare, mantiene la dovuta riservatezza sul caso e pertanto non prende iniziative autonome (informare altri genitori o alunni, spostare di posto l’alunno ecc.) che possano essere in contrasto con l’obbligo alla privacy. In casi particolari di mancanza di collaborazione da parte della famiglia, l’insegnante e il Dirigente Scolastico concordano eventuali ulteriori iniziative. Il Dirigente Scolastico informerà per iscritto il Servizio di Medicina Preventiva.
Alcune precisazioni
La circolare dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Cima” di Guasila sottolinea che:
- La ASL non fa alcun intervento (screening, visita a chiamata ecc.) direttamente sulle classi. Il pediatra, di libera scelta, non rilascia alcun certificato di riammissione né informa la scuola, spetta pertanto alla famiglia richiedere il certificato al pediatra per la riammissione del proprio figlio/a a scuola.
- La scuola non può attuare alcun provvedimento di allontanamento se non disposto espressamente dall’autorità sanitaria. Nei casi di pediculosi non viene di norma previsto alcun provvedimento.
- La pediculosi è alquanto frequente e sono possibili reinfestazioni per periodi anche lunghi. Le famiglie devono essere adeguatamente informate e responsabilizzate. È loro compito intervenire nei modi corretti sui propri figli.
- I referenti di plesso espongano la presente circolare in ogni plesso, in modo ben visibile all’esterno. Confido nella collaborazione di tutti al fine di evitare la diffusione dell’infestazione.
Procedura da attivare in caso di pediculosi: quando è stato evidenziato un caso isolato
Di seguito si riassume la procedura da attivare (come prevista dall’Istituto Comprensivo Statale “G. Cima” di Guasila) in caso di pediculosi e si trasmette la modulistica da utilizzare. L’insegnante che nota sul singolo allievo segni evidenti di infestazione da lendini e/o da pidocchi deve:
- avvertire il Dirigente Scolastico;
- inviare alla famiglia dell’alunno una missiva informativa, unita al modello di autocertificazione di avvenuto trattamento o di certificato medico; si ricorda ai docenti che per la riammissione in classe è sufficiente una di queste due modalità, a scelta dei genitori e che il bambino può tornare a scuola il giorno dopo il trattamento.
Procedura da attivare in caso di pediculosi: quando sono stati evidenziati più casi
In caso di segnalazione di due o più casi da parte dei genitori o di più di un accertamento, l’insegnante deve:
- avvertire il Dirigente Scolastico;
- inviare alle famiglie degli alunni con l’infestazione la lettera All.1, unita al modello di autocertificazione di avvenuto trattamento o di certificato medico; si ricorda ai docenti che per la riammissione in classe è sufficiente una di queste due modalità, a scelta dei genitori e che il bambino può tornare a scuola il giorno dopo il trattamento.
- inviare ai genitori degli alunni senza pediculosi che frequentano la stessa scuola una lettera informativa.