Roma, 10 gen – A margine della nuova dichiarazione di collaborazione tra Nato e Unione Europea, firmata oggi a Bruxelles dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il segretario generale della Nato Jels Stoltenberg, quest’ultimo ha lanciato l’allarme sullo scorte di armi inviate all’Ucraina.

Stoltenberg: “I Paesi della Nato e dell’Ue hanno esaurito le loro scorte per fornire aiuti all’Ucraina”

“È vero, i Paesi della Nato e dell’Ue hanno esaurito le loro scorte per fornire aiuti all’Ucraina. Ed è stata la cosa giusta da fare, perché si tratta della nostra sicurezza. Ho sempre detto che tra rispettare le linee guida della Nato sulle scorte di armi o sostenere l’Ucraina è più importante scegliere l’Ucraina”. Questo è quanto affermato da Stoltenberg durante la conferenza stampa, il quale ha poi aggiunto: “Nel lungo periodo, la soluzione ora è aumentare la produzione di armamenti e i ministri della Difesa della Nato hanno preso la decisione di aumentare lo stock”. Insomma, gli aiuti militari mandati in Ucraina avrebbero portato i paesi Nato e dell’Ue a terminare le proprie scorte di armi. Una difficoltà che Stoltenberg vorrebbe risolvere con un aumento della produzione militare. Una presa di posizione condivisa anche da von der Leyen, la quale ha dichiarato: “La nostra task force è al lavoro per ricostituire lo stock d’armi”. Quest’ultima è intervenuta anche sul possibile invio dei carri armati di fabbricazione tedesca Leopard, su cui però la Germania esita: “Ho detto più volte che l’Ucraina va sostenuta con tutti gli armamenti di cui ha bisogno per difendere il proprio territorio e difendere il diritto internazionale”.

La nuova dichiarazione di collaborazione

La dichiarazione di collaborazione tra Nato e Ue è la terza nell’arco di appena sei anni, dopo quelle del 2016 e del 2018. Secondo Stoltenberg, “La nostra dichiarazione chiarisce che la Nato rimane il fondamento della nostra difesa collettiva e resta essenziale per la sicurezza euro-atlantica. Riconosce, inoltre, il valore di una difesa europea più capace, che contribuisce positivamente alla nostra sicurezza ed è complementare e interagibile con la Nato”. La firma del nuovo raccordo rappresenta per il segretario della Nato un ulteriore passo in avanti nella collaborazione tra le due organizzazione: “Siamo determinati a portare il partenariato tra la Nato e l’Unione europea al livello successivo, per affrontare, in particolare, la crescente competizione geostrategica, le questioni di resilienza e la protezione delle infrastrutture critiche, nonché le tecnologie emergenti e dirompenti, le implicazioni per la sicurezza del cambiamento climatico, le interferenze straniere e la manipolazione delle informazioni”.

Michele Iozzino

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