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Nuova esecuzione del Requiem di Francesco Morlacchi a Santo Spirito

Nuova esecuzione del Requiem di Francesco Morlacchi a Santo Spirito

Dopo il successo del concerto nella Cattedrale di san Lorenzo dello scorso agosto, la Messa da Requiem di Francesco Morlacchi verrà riproposta il prossimo mercoledì 29 marzo alle ore 21:00 nella Chiesa di Santo Spirito a Perugia.

Un’occasione da non perdere per quanti non hanno ancora avuto la possibilità di ascoltare questa pregevole opera del compositore perugino restituita alla fruizione moderna dal paziente e appassionato lavoro del M° In-Sang Whang, che ha curato la trascrizione del manoscritto ed ha adattato tutte le parti orchestrali per l’esecuzione all’organo.

Le parti soliste saranno interpretate da Klara Luznik (soprano), Rosalba Petranizzi (contralto), Giuseppino Orselli (tenore) e dallo stesso In-Sang Whang (basso), cui è naturalmente affidata anche la direzione del coro Santo Spirito Volumnia. All’organo si alterneranno invece Francesco Ragni e Jacopo Zambi.

Il Requiem fu composto a Dresda da Francesco Morlacchi nel 1827 in soli dieci giorni per i funerali del “pio e giusto” re Federico Augusto di Sassonia, presso la cui corte il compositore perugino aveva ricoperto la carica di maestro di cappella per quasi vent’anni. Nell’estate del 1834, durante il suo ultimo ed applaudito ritorno in patria, Morlacchi fece dono al Capitolo della Cattedrale di S. Lorenzo di una copia della partitura del Requiem con la preghiera di farlo eseguire dopo la sua morte.

Il Requiem fu quindi eseguito per i suoi funerali celebrati il 14 gennaio 1842, ma la presenza del manoscritto in città fece sì che ne vennero promosse altre esecuzioni: il 12 maggio 1835 per le esequie del cardinale Francesco Canali (Perugia 1764 – Roma 1835); il 23 novembre 1836 per Vincenzo Bellini; il 12 giugno 1861, a S. Domenico, per Camillo Benso Conte di Cavour.

La produzione sacra di Morlacchi, decisamente meno nota di quella operistica, ha trovato nel M° In-Sang Whang, che dal 1999 vive e lavora a Perugia, un appassionato interprete ed estimatore. È stato dunque necessario l’arrivo in Umbria di un musicista coreano perché nella città che a Francesco Morlacchi diede i natali tornassero a risuonare le note di una splendida Messa da Requiem in cui il compositore perugino ha dispiegato tutta la sua sapienza di compositore d’opera.

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