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Omicidio Niccolò Ciatti, il ceceno Rassoul Bissoultanov condannato a 23 anni per il pestaggio in discoteca: ma è scomparso nel nulla… – Il Riformista

La sentenza della Corte d’Assise

Redazione — 8 Febbraio 2023

Omicidio Niccolò Ciatti, il ceceno Rassoul Bissoultanov condannato a 23 anni per il pestaggio in discoteca: ma è scomparso nel nulla…

Di lui si sono ormai perse le tracce, ma per la giustizia italiana va condannato a 23 anni di carcere. È la sentenza emessa dai giudici della Corte d’Assise di Roma nei confronti di Rassoul Bissoultanov, il 29enne ceceno che la notte dell’11 agosto 2017 picchiò a morte fuori un locale di Lloret de Mar, in Spagna, il 22enne italiano Niccolò Ciatti.

Lottatore di MMA, le arti marziali miste, Bissoultanov pestò senza apparente motivo Ciatti, che era all’ultimo giorno di vacanza in Spagna assieme ad un gruppo di amici. Fatale per Niccolò un violento calcio sferrato alla testa, mentre era già a terra frastornato dai colpi precedentemente ricevuti.

I giudici non hanno condannato il 29enne ceceno all’ergastolo, come chiesto dalla Procura: la Corte in linea con le richieste del pm Erminio Amelio ha condannato il ceceno per omicidio volontario, facendo però cadere l’aggravante dell’aver agito per futili e abietti motivi.

Pena comunque più alta rispetto a quella comminata dalla giustizia spagnolo, come non manca di sottolineare il padre di Niccolò dopo la sentenza: “La speranza è la stessa, che sconti la pena in carcere. Una pena che non è l’ergastolo ma che è sicuramente più severa dei 15 anni decisi dalla giustizia spagnola”, ha spiegato a caldo il genitore.

“Credo che la corte abbia riconosciuto delle attenuanti che sinceramente comprendo poco – ha aggiunto il padre -. Quello che Bissoultanov ha fatto nei confronti di Niccolò credo sia di una crudeltà unica”.

Quanto alla sentenza italiana, Luigi Ciatti ha spiegato che “valuterà” se presentare un ulteriore ricorso anche in Italia “come stiamo facendo in Spagna. Tanto la nostra non e mai soddisfazione né contentezza. Il vero condannato, innocente, è stato in primo luogo mio figlio e di conseguenza noi che sopravviviamo a lui con quella amarezza che può avere solo un genitore che perde un figlio“.

Giustizia che difficilmente arriverà per la famiglia Ciatti. Bissoultanov è infatti scomparso nel nulla: il 29enne ceceno venne arrestato subito dopo la morte di Niccolò, anche perché ripreso dalle telecamere del locale di Lloret de Mar dove era avvenuto il pestaggio.

Quindi dopo 4 anni era uscito per la decorrenza dei termini, quindi arrestato in Germania ed estradato in Italia, salvo essere rimesso in libertà sulla base di una decisione (poi annullata dalla Cassazione) della Corte d’Assise di Roma. Riapparso a Girona per il processo spagnolo, città dove si trovava in regime di libertà vigilata, era scappato prima dell’udienza che doveva decidere sulla sua carcerazione.

Redazione

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