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Saccheggiati a Rimini gli armadietti di Medici, Infermieri, OSS e altri professionisti della salute.

Continuano i saccheggiati all’Ospedale “Infermi” di Rimini. Presi di mira gli armadietti di Medici, Infermieri, OSS e altri professionisti della salute.

All’Ospedale “Infermi” di Rimini non si respira tranquillità tra gli operatori della salute, soprattutto dopo il saccheggiamento di massa degli armadietti di Medici, Infermieri, Oss e altri Professionisti Sanitari avvenuto l’altra sera. Il tema della sicurezza è al centro del dibattito dei sindacati e degli stessi lavoratori, che da tempo lamentano altri furti, tentativi di scasso, furti di bici e motorini e danneggiamenti di auto.

A scendere in campo e a protestare, chiedendo maggior sicurezza, sono stati i sindacati UIL FPL e FIALS. A loro poi hanno fatto eco Nursind e Nursing Up.

Vandali in azione nella notte al blocco DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) dell’ospedale Infermi. Una vera e propria razzia quella perpetrata da alcuni malviventi ancora sconosciuti nel corso della notte tra giovedì e venerdì nell’ala del nosocomio riminese. E’ quanto riferiscono i colleghi de Il Resto del Carlino.

Con il favore delle tenebre, i vandali sono entrati nottetempo forzando l’ingresso del corpo ospedaliero ed entrando così nello spogliatoio D, quello femminile utilizzato dal personale di ostetricia-ginecologia, sala gessi, pediatria, cardiologia e anestesia-rianimazione. Un vero e proprio tentativo di furto, con i ladri che hanno iniziato prima a scassinare indisturbati gli armadietti alla ricerca di preziosi e denaro tra gli effetti personali che i sanitari di turno avevano riposto nei rispettivi scompartimenti. Tuttavia, secondo le prime ricostruzioni nulla sarebbe stato trafugato da dentro gli armadietti, dal momento che il personale è formato a non lasciare all’interno delle cabine niente di valore. Delusi perciò dal mancato bottino, i ladri hanno deciso bene di lasciare comunque traccia del loro passaggio, danneggiando e vandalizzando un totale di circa 35 armadietti, mettendo dunque a soqquadro l’intero spogliatoio con abiti, borse ed effetti personali lasciati sparpagliati sul pavimento della stanza.

Questa è stata la scena che alcune dipendenti si sono trovate davanti all’1.30 della notte, ora in cui è arrivata la prima segnalazione da parte della direzione medica alla polizia, accorsa sul posto con gli agenti delle Volanti, i quali hanno proceduto ieri mattina poi all’acquisizione delle riprese delle telecamere, sempre dopo l’autorizzazione della direzione medica, ora al vaglio della polizia scientifica.

Al momento, non risultano né da parte dell’Ausl Romagna né dalle sanitarie rimaste vittime degli atti di vandalismo querele formali per l’accaduto, ma il caso ha già scatenato l’ira dei sindacati, con Nicoletta Perno, segretaria di Uil Fpl che all’indomani degli atti di vandalismo sottolinea “la necessità di maggiori misure di sicurezza per garantire lo standard necessario alla tranquillità degli operatori. Dalle aggressioni ai sanitari agli atti vandalici, oggi dentro, ieri anche fuori dall’ospedale, con numerosi furti dalle auto dei sanitari parcheggiate in via Ovidio, la situazione necessità di maggiore attenzione e di un ragionamento strutturato e teso a trovare le soluzioni per aumentare la sicurezza all’ospedale Infermi”.

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