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“Sanità, i governatori Bonaccini e Giani sconfessano il PD umbro”

“La speculazione politica sulla sanità perpetrata dal Partito Democratico in Umbria, per cercare di far passare in secondo piano i disastri del passato e gli scandali giudiziari che li coinvolgono, arriva al punto tale da smentire i propri governatori di regione”. Così i consiglieri regionali del Gruppo Lega, Stefano Pastorelli, Paola Fioroni, Valerio Mancini, Daniele Nicchi, Daniele Carissimi, Manuela Puletti, Eugenio Rondini.

“In un comunicato stampa imbarazzante persino per la sinistra locale si fa riferimento a una immaginaria ‘pioggia di fondi governativi’ ricevuti dall’Umbria, quando la realtà dei fatti è completamente diversa da come viene raccontata. La verità – osservano i consiglieri leghisti – è che il Governo nazionale di centrodestra, insediato da pochi mesi, è al lavoro per risolvere le criticità ereditate in ambito sanitario dall’ex ministro Speranza, compresa quella relativa alla mancata erogazione dei contributi covid promessi e mai elargiti. Non è la Lega a dirlo – puntualizzano -, ma la voce che si è alzata da tempo è quella di tutti i governatori di regione, tra cui illustri esponenti del PD, lo stesso partito che oggi in Umbria raschia il fondo del barile alla disperata ricerca di ulteriori bugie da propinare ai cittadini”.

“Più volte, nel corso dell’ultimo anno, il presidente dell’Emilia-Romagna, Bonaccini, il presidente Giani della Toscana e il presidente De Luca della Campania, hanno incalzato il governo Conte II prima e il governo Draghi poi, con particolare riferimento al ministro Speranza, al fine di ottenere quei contributi covid promessi per ripianare deficit di bilancio milionari nella sanità, comuni a tutte le Regioni del Paese. Si parla – spiegano – di oltre 800 milioni di euro di deficit, come nel caso dell’Emilia Romagna o di oltre 600 milioni di deficit della sanità in Toscana, Lazio e Campania, a cui si sta cercando di far fronte con enormi difficoltà. Il fatto che il Partito Democratico dell’Umbria arrivi addirittura a smentire i propri governatori di regione è un segnale evidente della speculazione in atto e delle bugie raccontate”.

“Gli esponenti della sinistra locale – continuano i consiglieri regionali della Lega – ci spieghino piuttosto come mai negli anni di governo regionale a guida PD, dal 2017 al 2019, si sia dovuto ricorrere a circa 100 milioni di euro di poste straordinarie per ripianare il deficit della sanità. Risorse destinate a curare gli umbri e non a coprire buchi di bilancio, che la Regione Umbria avrebbe potuto utilizzare in questi anni per fronteggiare la pandemia con migliori strumenti a disposizione. Questo – concludono – è il vero scandalo in Umbria targato Partito Democratico, oltre a quello giudiziario di Concorsopoli, a cui gli esponenti della sinistra dovranno rispondere”.

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