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Un dizionario dialettale del “Pegno” di Orvieto perchè le differenze linguistiche esistono anche nella microcomunit

Questo “Dizionario dialettale del Pegno di Orvieto”, opera seconda di Attilio Scarponi, porta non a caso come titolo, “Parole tra noi leggere” volume della scrittrice Lalla Romano che trattava del profondo rapporto tra madre e figlia. In questo caso l’autore eleva a madre la lingua dei suoi avi paterni, gli Scarponi, che fin dai primi anni del 1700, ma probabilmente anche qualche secolo prima, diedero vita assieme ad altri nuclei familiari come i Mariani, i Calistri e i Cruciani, al Pegno di Orvieto. A cambiare, invece, generazione dopo generazione è stato il dialetto. Se i figli degli odierni pegnaioli potessero parlare con i loro bisnonni, probabilmente non si capirebbero pienamente. L’opera di Attilio Scarponi, assume quindi un’importanza storica: salvare dall’oblio e dalla cancellazione della memoria, lemmi desueti, parole perdute come gli usi e i costumi del tempo che fu.

Il libro, in distribuzione nazionale e locale dal 24 marzo, è la dimostrazione di come una delle caratteristiche italiane sia quella di presentare delle differenze culturali anche tra piccole comunità che vivono a pochi chilometri le une dalle altre. Una specificità che la casa editrice Intermedia Edizioni continua a valorizzare e preservare con il proprio impegno editoriale.

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