C’era una volta la Milano da bere dove si beveva molto ma non necessariamente bene. Adesso invece c’è una Milano diventata il centro della miscelazione, una città che pullula di cocktail bar in cui non bere bene, ma molto bene. Locali storici, nuovi e nuovissimi, tutti accomunati da una costante: la qualità della proposta che spazia tra intramontabili classici e signature di grande personalità. A prepararli, di solito, barman, bartender e mixologist dal forte temperamento che imprimono alle drink list caratteristiche uniche e distintive. Non solo grazie a estrazioni e distillati ma anche sciroppi homemade.
Inoltre, un altro elemento caratterizzante sono gli ambienti: raffinati, casual, divertenti o rilassanti. Perfetti per far sì che ognuno possa trovare il luogo e il drink più adatto alle proprie esigenze. E anche il perfetto pairing, perché la proposta d’accompagnamento è cresciuta fino a diventare talvolta un elemento della scelta del cocktail bar dove trascorrere la serata. Noi di Agrodolce ne abbiamo scelti 11 da provare. Eccoli.
Opera 33 – Via Carlo Farini, 33
C’è tutta la personalità di Terry Monroe, una delle prime barlady italiane, nei cocktail di Opera 33. Un ambiente di grande teatralità fuori dai canoni tradizionali dove una vera e propria maestra di mixology affianca a drink list uniche, cocktail tailor made basati sulle scelte aromatiche dei clienti. A cui, inoltre, mette a disposizione un vero campionario di estrazioni.
Flores Cocteles – Via Macedonio Melloni, 9
Miscelazione classica e atmosfere sudamericane da Flores Cocteles, dove a dominare è uno scenografico bancone sormontato da due monumentali lampadari di cristallo. Raffinato e romantico, in questo locale si beve in un giardino d’inverno e la drink list è firmata da Sebastian Bernardez, già protagonista della Milano da bere. Inoltre, dodici i piatti in carta come side per gli aperitivi. Ogni martedì serate speciali con grandi nomi della miscelazione.
Mandarin Garden – Via Andegari, 9
Cocktail bar a due passi dalla Scala, all’interno del Mandarin Oriental, è il Mandarin Garden. Tra i più esclusivi di Milano e sotto la guida di Gugliemo Miriello. Qui, in carta si trovano classici internazionali e cocktail d’autore raccolti in drink list che cambiano sempre. I cocktail inoltre sono sempre accompagnati da una selezione a cura di Antonio Guida, chef bistellato del Seta.
Norah was drunk – Via Nicola Antonio Porpora, 169
L’assenzio è protagonista al Norah was drunk, cocktail bar con poco più di un anno di vita. Qui, dietro il bancone in marmo verde, Niccolò Caramiello miscela drink dalla forte spinta contemporanea affiancandogli i twist dei classic rivisitati nelle tecniche e nelle materie prime. La particolarità è la selezione di conserve portoghesi di pesce con cui si possono accompagnare i drink. Ambiente giovane e informale, pochi posti a sedere.
CÀ-RI-CO – Via Savona, 1
Tra i nuovi, in zona Tortona, il Cà-ri-co è un casual-risto-cocktail. Dom Carella, genitore del cocktail bar insieme a Lorenzo Ferraboschi e Andrea Bassi, offre qui una miscelazione d’alto livello con materie prime di qualità. Prevista una degustazione con 4 cocktail in pairing con 4 assaggi. Ambiente casual per una buona bevuta in zona movida.
RITA, Via Angelo Fumagalli, 1
Cocktail bar di ventennale esistenza in zona Navigli, al Rita a miscelare è Edoardo Nono, uno dei fondatori che sin dagli albori ha scelto di utilizzare alcolici d’alta qualità e infusioni, estratti e sciroppi homemade. In carta ci sono anche signature come il Gin Zen e pochi classici. Manca lo Spritz. Se lo chiedete lo fanno ma vale la pena assaggiare altro. L’ambiente non conta, a Milano è un’istituzione.
Tripstillery – Piazza Alvar Aalto
Aperto da poco in zona Porta Nuova, Tripstillery è il primo cocktail bar con distilleria. Inoltre, è uno dei tanti locali firmati da Flavio Angiolillo che ha messo a miscelare il bartender Luca Vezzali. In carta, signature e drink unici fatti con distillati a km zero che possono essere degustati e acquistati. Per curiosi.
Ceresio 7 – Via Ceresio 7
La terrazza con piscina che fa da cornice al cocktail bar Ceresio 7 vale tanto quanto i drink, divisi tra Masterpieces e Ars the mimesis ispirata alle emozioni evocate dalle opere d’arte. A guidare il team dei mixologist è Abi El Attaoui. Ambiente raffinato, perfetto anche d’inverno.
Camparino in Galleria – P.za del Duomo, 21
Il Camparino è un locale che è sinonimo di aperitivo, a Milano e non solo. Non è un caso che sia al 73° posto nella classifica dei The World’s 50 Best Bars 2022. I classici, come l’iconico Campari Seltz, si bevono al Bar di Passo, vista Duomo. Per i signature, invece, c’è la Sala Spiritello. A capitanare la squadra di bartender c’è Tommaso Cecca.
Quadri – Via Solferino 48
Al piano superiore del Quadri c’è un intimo cocktail bar. 10 signature e a richiesta classici internazionali. In abbinamento ai drink di Cristian Caimmi si possono ordinare i piatti dello chef patron Riccardo Quadri.
1930 – Location sconosciuta
Per la World’s 50 best bars 1930 è il miglior cocktail bar di Milano. E anche l’unico italiano nelle prime 50 posizioni. Non ha un indirizzo conosciuto, perché è uno speakeasy ma se mai riusciste ad avere un invito, non rinunciateci. Entrerete a far parte del club esclusivo di Flavio Angiolillo e Marco Russo tra mattoni a vista, luci soffuse e, naturalmente, drink esclusivi in un’atmosfera da proibizionismo.