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“800mila volontari nell'esercito”: la Corea di Kim stringe i muscoli

Il lancio di un missile balistico intercontinentale (Icbm), nell’ennesimo test effettuato in un 2023 da record, e l’annuncio di oltre 800.000 giovani arruolati nell’esercito. La Corea del Nord stringe i muscoli in concomitanza con le due settimane di esercitazioni militari congiunte su larga scala avviate da Corea del Sud e Stati Uniti. Il messaggio nordcoreano rivolto a Washington è sempre lo stesso: basta con le “provocazioni” che potrebbero far scoppiare una guerra nella penisola coreana.

In tutta risposta alle suddette manovre militari, e in concomitanza con la visita a Tokyo del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, Pyongyang ha lanciato un Icbm lo scorso 16 marzo.

Il ministero della Difesa giapponese ha fatto sapere che il missile è stato lanciato dalla costa occidentale della Corea del Nord attorno alle 7:10 di mattina (ora locale) e si è inabissato circa un’ora più tardi nelle acque del Mar del Giappone, all’esterno della zona economica esclusiva nipponica. Ha raggiunto un’altitudine massima di 6 mila metri e si è inabissato a circa mille chilometri di distanza dal punto di lancio.

Arruolamento di massa

Al di là del test, vale la pena accendere i riflettori sugli 800.000 ufficiali e studenti dei campionati giovanili che si sono arruolati nell’esercito nordcoreano. Il quotidiano nordcoreano Pyongyang Times ha scritto che l’arruolamento di massa è avvenuto “perchè le mosse per provocare una guerra nucleare da parte degli Stati Uniti e dei burattini della Corea del Sud, che stanno perpetuando tali manovre al massimo in termini di natura e portata aggressiva, violando palesemente la sovranità e gli interessi di sicurezza del nostro Stato, si stanno avvicinando al limite intollerabile”.

I nuovi rinforzi hanno promesso di “spazzare via completamente” i nemici e unificare le Coree. Il Rodong Sinmun, altro quotidiano del Nord, ha invece fatto sapere che “l’Avanguardia giovanile si è sollevata immediatamente per unirsi alla guerra per difendere la patria e alla guerra per distruggere il nemico”.

Nemico che, nell’articolo, comprende “gli imperialisti statunitensi e i traditori fantoccio [che] stanno cercando di distruggere la nostra indipendenza e il diritto di vivere e svilupparsi”.

Kim stringe i muscoli

Le foto rilasciate dai media mostrano giovani in fila per firmare documenti alle varie manifestazioni organizzate dallo stato in molteplici teatri e cantieri. Il numero di arruolamenti militari “è in continuo aumento” in tutto il Paese, hanno evidenziato i media.

Il sito NkNews ha ricordato che l’età di coloro che si sono iscritti non è stata annunciata, ma che, in base alle leggi vigenti, tutti gli uomini della Corea del Nord devono prestare servizio militare per almeno 10 anni (le donne almeno tre).

Certo che oltre il 38esimo parallelo sta andando in scena un’escalation della propaganda interna anti Usa e anti Corea del Sud. L’ultima volta che i media nordcoreani hanno raccontato una campagna simile è stato nel giugno 2020, quando Pyongyang ha organizzato una serie di manifestazioni contro Seoul minacciando di attaccare la capitale sudcoreana se non avesse impedito ai gruppi di lanciare volantini anti Kim Jong Un oltre il confine.

Un lungo editoriale pubblicato sulla prima pagina del citato Rodong Sinmun ha intanto esortato i cittadini a continuare a sopportare le “difficoltà” e a perseguire per realizzare gli obiettivi fissati dal Partito nell’agricoltura e nelle costruzioni di nuovi edifici.

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